Curiosità

L’alcol del vino è cancerogeno, falso dire che due bicchieri non fanno male.

Antonella Viola, l’ultimo libro: «L’alcol del vino è cancerogeno, falso dire che due bicchieri non fanno male. Io digiuno 16 ore al giorno»

 

Alimentazione, salute, attività fisica: «Come invecchiare bene e prevenire le malattie. Il mio digiuno? Quattro volte la settimana»

 

 

 

«Ho 53 anni e sto invecchiando. Non me lo dice solo il calendario, ma anche e soprattutto il mio corpo che cambia. Dentro e fuori. Da qualche giorno ho un paio di occhiali nuovi e mi accorgo di non poterne più fare a meno per lavorare al computer». Inizia così il nuovo libro di Antonella Viola La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità (Feltrinelli, 170 pagine). Lo sguardo sul tempo che passa parte da sé, poi si addentra tra ricerca biomedica, epigenetica, stili di vita, per spiegare che «quando si tratta di capire perché invecchiamo e come possiamo tutelare la nostra salute, l’unica voce affidabile che abbiamo a disposizione è quella della scienza».

A tratti un memoir

Un saggio che alterna informazioni scientifiche, al racconto in prima persona di Antonella Viola, immunologa, biologa, professoressa di Patologia Generale a Scienze Biomediche all’Università di Padova, che con sincerità parla di sé, del suo corpo e del suo stile di vita. A tratti un memoir. E se restare giovani è il desiderio universale, per «invecchiare bene» è necessario ascoltare il proprio corpo. Proliferano teorie, diete e manuali che catechizzano su come mantenersi in forma, ma fermare l’orologio biologico resta ancora un sogno.

Perché invecchiamo? Come si determina l’età biologica? Si può vivere a lungo? L’invecchiamento espone a un rischio maggiore di sviluppare malattie, rende più vulnerabili. Eppure, fa notare Antonella Viola, non tutti i segni legati all’invecchiamento sono deleteri. I capelli bianchi non rappresentano un problema di salute, né ci rendono meno forti. Lo stesso vale per le rughe. «Spesso impieghiamo più tempo e risorse a tentare di nascondere questi segni innocui, piuttosto che a mantenere i muscoli forti o il cuore sano». Viola invita a riflettere: trovare l’equilibrio significa concentrarsi sulla prevenzione e sui segni disfunzionali, imparando a non respingere il tempo, ma ad accoglierlo.

 

«La scienza conferma che il vino fa male»

«Non possiamo combattere contro il tempo. È una guerra persa in partenza – si legge nel libro – . Però possiamo imparare ad abitare meglio il nostro corpo… il punto non è fare di tutto per allungare gli anni di vita, ma invecchiare in modo sano». Dalla storia della persona più longeva mai esistita, la francese Jeanne Calment, che visse fino a 122 anni e 164 giorni (età record) e morì nel 1997, al ruolo del microbiota e dell’infiammazione silente nel determinare invecchiamento e stato di salute: il saggio analizza la ricerca della longevità e le teorie dell’invecchiamento dal punto di vista della scienza.

Con focus su cibo, salute e attività fisica. Viola, in tema di salute, torna anche sul tema della nocività del vino, che tante polemiche aveva suscitato. «Dire che un paio di bicchieri di vino al giorno non fanno male è falso e pericoloso – ribadisce – . L’etanolo, l’alcol che si utilizza in tutti i tipi di bevande alcoliche, è cancerogeno». E ne chiarisce i motivi secondo scienza. Sottolineando che nelle donne il rischio associato al consumo di alcol è maggiore che negli uomini.

«Uno studio inglese ha calcolato che su 1000 donne e 1000 uomini che consumano in media una bottiglia di vino a settimana, 14 donne e 10 uomini svilupperanno un tumore a causa dell’alcol… Non a caso, già nel 1988 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno inserito l’etanolo nella lista dei carcinogeni di primo livello».

«Ho imparato come digiunare per riprendere la forma fisica»

Anche sesso e genere incidono sull’aspettativa di vita. Viola dedica un capitolo al gender gap (divario di genere) collegato alla longevità. «Il 90% dei super-centenari, cioè le persone che raggiungono i 110 anni di età, appartiene al genere femminile». L’ipotesi è che le differenze siano di natura prevalentemente biologica e che il gender gap sia in realtà un sex gap, cioè una differenza dovuta al sesso biologico. Parlando di salute, ruoli fondamentali hanno infiammazione e microbiota, la popolazione microbica dell’intestino. «L’infiammazione non è solo una questione di tessuto adiposo ma anche e soprattutto di interazioni tra noi e i microbi che vivono nel nostro corpo».

La fibra alimentare, contenuta nei cibi di origine vegetale, potenzia l’effetto di barriera, migliorando il benessere dell’intestino e di tutto il corpo. Al contrario, lo zucchero (anche il fruttosio) e l’etanolo agiscono negativamente. «Esiste un legame molto stretto fra infiammazione e invecchiamento, è stato coniato un neologismo per descriverlo: inflammaging, che deriva dalla fusione di inflammation (infiammazione) e aging (invecchiamento)».

Lungo la vita si accumula danno, percepito dal sistema immunitario, che genera infiammazione. Tra i molti temi trattati, Viola analizza anche il digiuno intermittente. E racconta la sua esperienza: «Da un paio di anni ho iniziato a inserire nella mia routine alimentare ore di digiuno – rivela nel libro – dapprima 16 – e questa è diventata un’abitudine che seguo almeno 4 giorni a settimana – per poi allungare ogni tanto a 20 o 24. Dopo l’asportazione della tiroide e la successiva menopausa, ho visto, come accade a molte donne, il mio corpo cambiare. La circonferenza della vita ha cominciato a crescere come mai era accaduto prima…

Avevo provato diete, mi ero comprata il tapis roulant ma non riuscivo in nessun modo a sentirmi quella di prima… il mio metabolismo era cambiato. Ed era necessario un approccio nuovo. Conoscevo bene il digiuno intermittente… E così ho iniziato a digiunare 16 ore al giorno, ogni giorno, ma ho anche smesso di bere ogni tipo di bevanda alcolica e modificato la mia alimentazione. Nel giro di 4 mesi avevo perso 11 kg ed ero tornata nella mia solita taglia. Da allora, bevo solo un bicchiere nelle occasioni speciali e cerco di inserire 16 ore di digiuno almeno 4 volte a settimana. E mi sento così in forma che ho ripreso ad allenarmi».

( Fonte Corriere del Veneto )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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