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La Ribolla sarà solo friulana: c’è l’intesa con il Veneto

Nella nuova Igt “Trevenezie” non sarà possibile coltivare il vitigno autoctono. Soddisfatti i produttori regionali che si ritagliano spazi nella partita Prosecco

 

UDINE. La Ribolla gialla sarà solo friulana. Una stretta di mano tra galantuomini, dopo una trattativa che ha vissuto momenti difficili, anche sull’orlo della rottura, ha evitato il possibile scippo delle bollicine di casa nostra da parte del Veneto.

L’intesa è stata raggiunta nella riunione svoltasi lunedì sera tra i componenti della Ats (Associazione temporanea di scopo) convocata per definire i dettagli della nuova Doc delle Venezie per il Pinot grigio. L’accordo ha un solo fondamentale punto: all’interno della nuova Igt “Trevenezie” non sarà possibile coltivare Ribolla.

Che resterà dunque confinata tra le province di Udine, Pordenone e Gorizia, ma in grado, per la sua qualità e originalità, di ricavarsi uno spazio importante nella partita del Prosecco, vino frizzante che va di moda un po’ in tutto il mondo.

Soddisfatti i componenti della delegazione regionale Ats Dario Ermacora, Pietro Biscontin e Roberto Felluga.

 

«L’impegno per la salvaguardia della Ribolla gialla che ci eravamo presi, assieme al presidente regionale della nostra organizzazione Claudio Cressati, quando siamo entrati nell’Ats che insieme a Veneto e Trentino ha costruito il progetto della Doc “Delle Venezie” per il Pinot grigio, l’abbiamo portato a termine – dice Roberto Felluga responsabile della Sezione economica vitivinicola di Confagricoltura Fvg -. Fin dal momento della costituzione dell’Associazione temporanea, raccogliendo pure le sollecitazioni di molti produttori, con convinzione abbiamo messo sul tavolo il tema della salvaguardia del nostro vitigno autoctono. Non è stato facile trovare un punto d’intesa, ma abbiamo raccolto i frutti di un intenso e costante lavoro di sensibilizzazione. Così, veneti e trentini sono ora d’accordo che, nella modifica dei disciplinari delle Igt che interessano il nostro territorio (“Delle Venezie” che diventerà “Trevenezie” e “Venezia Giulia”), la coltivazione della Ribolla gialla sarà possibile esclusivamente nelle province di Pordenone, Udine e Gorizia».

Concorde Dario Ermacora, presidente di Coldiretti.

«Abbiamo parlato a lungo, discusso e confrontato le varie ragioni – ammette – poi ci siamo stretti la mano tra galantuomini. Veneti e trentini hanno capito che storicamente la Ribolla è nostra, ora c’è l’impegno a tutelarla nel miglior modo possibile, predisponendo le modifiche ai disciplinare di produzione. Per gli altri autoctoni, noi pensiamo a Schioppettino e Pignolo, ma anche le altre due regioni ne hanno, se ne discuterà in futuro. Il Veneto ora rinuncerà alla Ribolla, però porterà a casa un grande risultato come la maxi Doc per il Pinot grigio. E poi le aziende venete, se proprio dovessero avere il pallino della Ribolla, potrebbero puntare a fare shopping di tenute in Friuli, cosa che non escluderei».

Adesso nell’audizione per il Pinot grigio, prevista il 30 agosto a Verona, sarà l’assessore Fvg all’Agricoltura Cristiano Shaurli a fare la proposta formale, quella di escludere la coltivazione di Ribolla gialla dalla Igt “Trevenezie”. Poi solo passaggi formali fino al Ministero e quindi l’ultima ratifica dell’Ue. A meno di sorprese e imprevisti, da non escludere in casi del genere.

( Fonte messaggeroveneto )

 

 

Annotazioni a margine

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