Oggi all’università incontro con una studiosa argentina. Un documentario del 1925
( Julieta Gargiulo )
Numerosi piemontesi tra fine ’800 e inizi ’900 lasciarono la loro terra per il continente americano, portando la propria competenza di viticoltori. Lo sviluppo di questo passaggio è stato studiato da Julieta Gargiulo curatrice del Museo Killka a Bodegas Salentein in Argentina e componente di J&G Asociados, gruppo interdisciplinare di specialisti del settore vinicolo-enologico.
Oggi alle 17 nell’aula magna del polo universitario di Asti (Piazzale De André), terrà una conferenza dal titolo «Origine e sviluppo della viticoltura nella regione di Mendoza (Argentina) – una storia che sa di Piemonte». Sarà introdotta da Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino. Il caso della regione di Mendoza, tra le più importanti del panorama vitivinicolo internazionale è esemplare, poiché trasformando completamente le sue caratteristiche produttive, divenne una delle realtà vitivinicole di maggior interesse a livello mondiale, peculiarità mantenuta nel tempo. Julieta Gargiulo ne ha studiato attentamente storia e caratteristiche, ricostruendo un patrimonio culturale della tradizione europea, soprattutto italiana, che si è sviluppata a più di 12.000 Km dalla penisola.
Durante l’incontro sarà proiettato un documentario girato nel 1925 dal regista di origine italiana Federico Valle, il quale ripercorre e ricrea la tradizione culturale viticola ed enologica dell’epoca, e rappresenta una validissima testimonianza delle condizioni e delle caratteristiche di un’area dell’America, emblematica nella scelta e nell’alternativa di ricostruzione per buona parte dei 3 milioni e mezzo di italiani che decisero di stabilirsi nella regione.
( Fonte Lastampa.it )