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La Nosiola: Vino Santo ma non solo…

La Nosiola (molti la fanno precedere dall’articolo maschile “il”) è un antico vitigno trentino, l’unico vitigno autoctono a bacca bianca .

 

( Ricordo il Vignaiolo Giuseppe Fanti a Pressano di Lavis, che negli anni ’70/80 fu uno dei primi a vinificare la Nosiola in purezza ndr )

 

 

Il nome probabilmente deriva dal colore nocciola dei suoi tralci. Un tempo era diffuso su tutto il territorio mentre oggi, tranne qualche piccolo vigneto a macchia di leopardo, la sua coltivazione si restringe alla zona di Toblino e della Valle dei Laghi e alle colline di Trento e Pressano, per un totale di circa cento ettari vitati: incredibilmente pochi per un vitigno che è la Tradizione della viticoltura trentina.

Purtroppo nell’arco dei decenni è stata abbandonata dalla gran parte dei coltivatori, rischiando quasi di scomparire, a causa di alcune difficoltà di coltivazione, per la maturazione tardiva, l’incostanza della produzione e il non essere mai stata pagata molto dalle cooperative. Negli ultimi anni alcuni viticoltori ci si sono dedicati, riportandola nelle carte dei vini dei ristoranti e sulle tavole degli appassionati, senza però riuscire ad incrementarne in modo significativo la superficie vitata. Almeno si è evitato il rischio scomparsa!

 

A me piace sottolineare le caratteristiche positive, e per certi versi uniche, del vitigno e dei vini che se ne possono ricavare.

 

È un vitigno che cresce su terreni poveri, di grande resistenza, che si esprime al meglio ad altitudini tra i 400 e i 500 metri, che sa trarre benefici dall’Ora del Garda, un vento che, da aprile, soffia puntuale nel pomeriggio. È un vitigno generoso nel darci un’uva di grande poliedricità in fase di vinificazione: si ottengono eccellenti risultati lavorando con l’acciaio, ma anche con fusti di acacia, vecchie barrique e persino con le anfore. E il risultato finale è un vino bianco, secco, gradevole e profumato, con una piacevole punta di amarognolo. Vino che, come ho avuto modo di assaggiare, si presta in modo straordinario all’invecchiamento. E quando dico invecchiamento, intendo non 5 e neppure 10, ma anche 15, 20 e più anni. L’altra declinazione della nosiola è in versione appassita, per realizzare il famoso Vino Santo del Trentino. Di seguito presento 2 cantine produttrici di 2 grandi vini nosiola, uno in versione bianco secco, l’altro in versione Vino Santo.

 

Pojer & Sandri – Faedo (TN)

 

L’azienda nasce nel 1975 grazie al sodalizio tra i poco più che ventenni Fiorentino Sandri e Mario Pojer: Fiorentino aveva ereditato circa due ettari di vigneto e Mario si era appena diplomato enologo a San Michele all’Adige. Mario racconta spesso, soprattutto quando apre uno dei suoi bianchi, di come passasse le sue licenze durante il servizio di leva, in vigneto o in cantina a far travasi, e non con la morosa: sarà vero? Il grande successo ottenuto fin da subito ha permesso ai due ragazzi di far crescere l’azienda, che attualmente ha quasi trenta ettari vitati e produce circa 250.000 bottiglie.

 

Fin dall’inizio alla Cantina si è affiancata la Distilleria, tra le prime a produrre in Trentino la grappa di monovitigno. E da qualche anno, dopo innumerovoli prove, si produce anche aceto. La vera indole dei due soci è per la sperimentazione, sia in vigna sia in cantina, alla ricerca di un continuo miglioramento del prodotto finale. Questa incessante ricerca ha portato, ad esempio, nel 2002 a progettare e brevettare, a livello internazionale, una nuova tecnica di pressatura in atmosfera controllata.

( Un video che ho girato personalmente in azienda ndr )

Io ho il piacere di conoscere Mario, con il quale abbiamo diviso l’esperienza di giudici in svariati concorsi enologici, e mi sento di consigliare a chi passa dalle parti di Trento di fare una deviazione a Faedo, non solo per assaggiare i suoi vini, ma soprattutto per farci una chiacchierata: è una delle memorie storiche dell’enologia trentina. E Pojer & Sandri è proprio una delle aziende che ha investito nel recupero della Nosiola, ottenendo grandi risultati, come il fatto che negli anni ’80, quando l’Enoteca Pinchiorri, diventata anche ristorante, ottenne la stella Michelin, il vino della casa era proprio la Nosiola di Pojer & Sandri. Ho assaggiato la Nosiola 2012… e non solo.

 

Nosiola 2012 Vigneti delle Dolomiti IGT

Vino bianco secco, con tenore d’alcool dell’11,5 %. È prodotto con uve Nosiola in purezza. Se ne fanno circa 13.000 bottiglie. La vinificazione è in acciaio, lavorando le uve in iper-riduzione (assenza di ossigeno), tecnica sviluppata e brevettata in azienda, per meglio preservare gli aromi. Versato nel bicchiere, il colore è piuttosto scarico, un giallo paglierino molto tenue con lievi riflessi verdognoli. Portato al naso, se ne nota la

la delicatezza dei profumi, dove predomina la mela gialla, Golden, ma si sente anche una lieve nota erbacea, che dà un senso di freschezza. Nel berlo colpisce soprattutto la sua sapidità, quasi eccessiva, ben equilibrata in un finale dove viene fuori, ma non sarà una suggestione dovuta al nome Nosiola ?, la nocciola.

Ma la vera sorpresa è che, contemporaneamente a questa bottiglia, Mario mi ha dato l’opportunità di assaggiare l’annata 2003, quindi 10 anni d’invecchiamento. È la conferma di come questo vitigno si presti a grandi risultati con il passare degli anni. Senza voler fare una seconda degustazione, non si può non rimanere colpiti dallo splendido colore giallo, quasi dorato, dall’eleganza dei suoi profumi (pietra focaia, cera d’api fra gli altri), dal suo morbido equilibrio in bocca e dal suo piacevole retrogusto. Giuro che non sto bevendo uno Chablis d’annata!

 

Azienda Agricola Francesco Poli – Santa Massenza (TN)

L’Azienda è stata fondata nel 1969 da Francesco, papà dell’attuale conduttore, Alessandro. È il tipico esempio di azienda familiare trentina, perché Alessandro è aiutato da papà e mamma, Francesco ed Ivonne, e dalla moglie Alberta. Anche i figli, seppur giovani, durante le vacanze scolastiche iniziano a curiosare per vigneti e cantina. Contestualmente alla cantina è stata fondata anche la Distilleria, perché Santa Massenza, splendido paesino nel cuore della Valle dei Laghi, sulle rive del lago di Toblino, nonostante non arrivi neppure a 200 abitanti, conta ben 5 distillerie. Ed in passato il numero arrivava a 14 ! Gli ettari vitati sono 6,5, per circa 30.000 bottiglie prodotte su 8 etichette diverse. Alessandro, ragioniere con un futuro in banca, ha deciso che non era quella la vita che voleva e si è dedicato alla terra, con grande attenzione e rispetto. Dal 1997 l’azienda è biologica certificata e dal 2006 segue il percorso biodinamico.

La Nosiola è il vitigno principe, la cui uva è usata per il vino caratteristico di questa valle: il Vino Santo del Trentino. E il Vino Santo, di cui si trovano citazioni storiche datate al Concilio di Trento, è talmente parte della quotidianità che Alessandro racconta di come sua figlia Elisa, a soli 4 anni, nel farsi il Segno della Croce uscendo da Messa insieme alla nonna, dicesse Vino Santo e non Spirito Santo!

 

Vino Santo del Trentino 2001

Vino ottenuto da Nosiola al 100 %, di gradazione pari al 12,5 %.

Se ne producono 4.200 bottiglie da 0,375 l. Dopo la vendemmia, i grappoli vengono posti in appassimento su dei graticci per più di 5 mesi. Durante questo lungo appassimento, reso possibile dall’Ora del Garda, si sviluppa sulle uve la muffa nobile “botrhytis cinerea”. La fermentazione è in acciaio, per poi passare in piccole botti di rovere dove il vino riposa e matura altri 4 anni. Il colore è giallo ambrato, i profumi particolarmente intensi abbracciano un ampia gamma: frutta matura, confettura, una forte presenza di nota agrumata abbinata ad una sensazione balsamica. In bocca è dolce ma non stucchevole, trionfano finezza ed armonia, una meravigliosa sensazione d’equilibrio ed eleganza ci fa venire voglia di berne ancora. Prezzo in enoteca: 35 Euro

 

( Fonte Ilsole24ore )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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