Sarà una lunga vendemmia quella che si sta svolgendo alla Cantina di Vicobarone.
Mai come quest’anno le tre fasce altimetriche nelle quali vengono divise le colline durante la raccolta hanno un’influenza decisiva. Le prime uve ad essere staccate sono sempre quelle della fascia collinare più bassa che arriva fino all’altezza della Cantina, dove maturano prima; seguono quelle della fascia centrale, che sale fino al paese di Vicobarone; infine quelle dei poggi più elevati, le ultime ad essere vendemmiate.
A questa normale scansione dei tempi di vendemmia si è aggiunto l’andamento stagionale del 2013 che è stato molto particolare: la primavera fredda e piovosa ha rallentato parecchio il ciclo vegetativo delle viti che non hanno ancora recuperato il ritardo di maturazione, nonostante l’estate calda e secca. Perciò le operazioni vendemmiali sono partite con un certo ritardo rispetto agli anni precedenti. Ma questa alternanza di periodi caldi e freddi, specie negli ultimi giorni, molto soleggiati, ma freschi di notte, non hanno messo in difficoltà le viti.
«Siamo nel pieno della vendemmia delle uve bianche» commenta l’enologo della cantina Paolo Bernardi «e dai primi riscontri analitici si direbbe che abbiamo una situazione ideale per i vini bianchi: gradazioni moderate, ottime acidità, pH bassi che fanno prevedere vini eleganti e molto profumati. Questo andamento climatico ha favorito l’accumulo di sostanze aromatiche nelle uve».
Il che fa ben sperare soprattutto per le uve Malvasia che si stanno vendemmiando in questi giorni e che costituiscono il cuore della produzione della Cantina di Vicobarone.
«I nostri viticoltori sono seguiti costantemente dall’agronomo e dall’enologo della Cantina» ricorda Carlo Bassanini, presidente di Cantina di Vicobarone «e dall’invaiatura in poi i vigneti sono costantemente monitorati. Abbiamo sempre più l’esigenza di rispettare una specifica conduzione del vigneto in relazione al vino che si vuole produrre. Per i vini delle selezioni di Malvasia , la scelta di uve e vigneti è indispensabile, così come, ad esempio la raccolta in cassette».
Dunque, se per le uve bianche sarà un’annata da ricordare, perché si può dire che possiedono in pieno le caratteristiche più tipiche del territorio piacentino, per il giudizio sulle uve nere, invece, occorrerà aspettare, dato che la maturazione non è ancora completa.
Vicobarone, settembre 2013
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P.S. ) Sono stato in visita recentemente a questa bella realtà della Valtidone ed ho trovato vini superiori alle mie aspettative , ne scriverò prossimamente
RG