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La guerra del sushi : “Troppo tonno a Tokyo”


Allarme per l’eccesso di acquisti di tonno rosso in Giappone. “Va consumato solo dove viene pescato”. Se si continua cos la specie rischia l’estinzione


 


 


Il panda, le balene, la tigre della Tasmania, il rinoceronte, la foca monaca. E il tonno. S, il tonno potrebbe essere il primo animale a rivestire un doppio e inusuale ruolo: comune a tavola, dopo la sua trasformazione in pietanza, raro in natura. Se la proposta avanzata dal Principato di Monaco e condivisa da molti paesi europei verr approvata, il tonno rosso del Mediterraneo sar la prima specie largamente commercializzata a finire nell’elenco delle forme di vita protette perch in via di estinzione. Si decider a marzo a Doha, alla riunione della Cites, la convenzione di Washington che ha gi definito una lista di 5 mila specie animali e 28 mila vegetali da tutelare, vietandone l’esportazione, perch stanno sparendo dal pianeta.


 


La battaglia incerta, ma il partito favorevole all’inserimento del tonno nella lista rossa sta guadagnando consensi. Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Austria, Polonia hanno gi aderito alla proposta del Principato. Gli Stati Uniti non hanno preso una posizione perch aspettano la conclusione dell’iter di consultazione avviato tra biologi, pescatori e ambientalisti, ma dai commenti fatti circolare non sembrano contestare la base scientifica della richiesta di tutela.


 


La soglia considerata critica il 20%: quando l’80% della popolazione di una specie gi sparito scatta l’inserimento nella convenzione di Washington. E il tonno rosso, secondo gli ultimi dati, si trova sostanzialmente in questa situazione. La specie divisa in due popolazioni: quella atlantica negli ultimi 38 anni ha subito una diminuzione dell’82,4 per cento, mentre quella mediterranea tra il 1957 e il 2007 ha avuto un declino del 74,2 per cento.


 


“Il collasso del tonno mediterraneo iniziato dopo ma ha avuto un andamento pi veloce”, spiega Alessandro Giann, responsabile della campagna mare di Greenpeace. “Molti esperti ritengono che, in mancanza di seri provvedimenti, nell’arco di cinque anni si arriver a quota 90 per cento: avremo fatto fuori nove tonni su dieci. Gi oggi il mercato delle esportazioni, monopolizzato dal Giappone che compra tra l’80 e il 90 per cento di quello che viene venduto all’estero, si regge solo con il trucco dell’allevamento. I tonni vengono presi in mare, fatti ingrassare in grandi gabbie e venduti come prodotti di allevamento, al di fuori delle quote stabilite dall’Unione europea. E’ per questo che gli stock continuano a diminuire: preleviamo pi di quello che consentito, anche perch negli ultimi anni, mentre la pressione della pesca europea diminuiva, aumentava quella della pesca africana”.


 


Chi ha sviluppato una dipendenza gastronomica dalla tartare di tonno o dal tonno alla ghiotta non deve comunque temere l’avvento di un regime proibizionista. Certo, sta lentamente crescendo il numero degli chef che considerano l’uso di una specie cos rara politicamente scorretto e inventano sostituzioni creative. Ma chi vorr mangiare il tonno italiano potr farlo, purch in Italia: anzi la qualit migliorer perch il ciclo di produzione non sar pi forzato dalla richiesta del mercato giapponese che divora 44 mila tonnellate di thunnus thynnus all’anno. Oggi sul mercato all’ingrosso un tonno arrivato a spuntare 60 mila euro e il mercato dell’export vale 100 milioni di euro solo per l’Italia. E’ un torta interessante, specie in tempi di crisi, e questo spiega perch all’interno dell’Unione europea si sia aperto uno scontro tra la direzione dell’ambiente, favorevole alla tutela, e la direzione del commercio, contraria. Un dibattito che nel giro di pochi anni, in assenza di misure correttive, rischia di morire per assenza dell’oggetto del contendere.


 


( Fonte Repubblica )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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