Curiosità

LA FORZA E LE GRANDI SORPRESE DELLE DEGUSTAZIONI “ CIECHE “

E’ da oltre 20 anni che scrivo e sostengo che le degustazioni “ alla cieca “ o per dirla piu’ figo “ blind tasting “ riservano sempre belle o brutte sorprese, dipende dai punti di vista.

 

In queste degustazioni professionali e serie, si è scevri da ogni condizionamento, quale potrebbe essere il blasone e la fama del vino in questione, il suo prezzo, la valutazioni nelle guide di settore e mille altre variabili.

Da oltre 20 anni partecipo con piacere ai Concorsi Enologici, in Italia ed all’estero, perchè oltre ad essermi formato una lunga e vasta esperienza sensoriale, delle molteplici tipologie mondiali, non sono mai stato condizionato nel giudizio di ogni vino, in quanto “ alla cieca “ si valuta unicamente il contenuto del bicchiere !

Tutta questa doverosa premessa , perchè mi sono imbattuto in alcune degustazioni effettuate da un collega, che gode della mia stima, per la preparazione accumulata in oltre 25 anni di attività e per la serietà che lo contraddistingue. Inoltre le degustazioni non sono mai eseguite in solitaria ma insieme ad altri collaboratori pure loro esperti.

LE SORPRESE NON MANCANO

Andando a scorrere i report delle ultime degustazioni che riguardano il sagrantino di Montefalco, leggiamo che su 35 vini degustati solamente 6 erano al Top, al primo sono stati assegnati 90/100, mentre il vino che è sempre stato considerato il Top Wine della denominazione, il piu’ blasonato ed il piu’ famoso si è fermato ad appena 78/100. Si tratta di :

 

 

 

 

 

★★★★★ 78

Montefalco Sagrantino DOCG 25 anni 2015 Caprai

Passiamo poi ad un’altra tipologia di vini, ovvero I Bolgheri Superiori, ed anche qui la sorpresona non manca : su 28 etichette degustate, solamente 7 sono state classificate Top Wine, con il primo attestato a 92/100, mentre il Top Wine della denominazione ne è uscito malconcio, ovvero :

 

 

★★★★★ 78

Bolgheri Superiore DOC Bolgheri Sassicaia 2016 Tenuta San Guido

CONCLUSIONI

Le sorprese nelle degustazioni “ coperte “ non mancano, a prescindere dai giudizi di alcune guide di settore, dalla fama , dal blasone, dai costi ecc.

Questo sta a significare che per bere bene non è necessario spendere cifre folli, che non sempre i vini piu’ nominati e conosciuti sono i migliori, che tutti noi siamo facilmente condizionabili quando siamo a conoscenza di quello che è contenuto nel bicchiere.

Con questo non voglio puntare il dito sui due vini super blasonati, usciti malconci da questa degustazione, ogni bottiglia è un mondo a sè e per questo fa storia a sè, ma ho voluto sottoporre all’attenzione degli appassionati ed addetti ai lavori un tema molto dibattuto , ma sempre attualissimo !

Roberto Gatti

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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