Questo alimento è ancora sconosciuto in Italia e non si sa come usarlo in cucina, anche se è un prodotto sano ed interessante da un punto di vista nutrizionale.
Approfondire cos’è la farina di vino e come si usa in cucina vi aprirà uno scenario di ricette interessanti a creative, create con un prodotto che, soprattutto in Italia, conoscono in pochi. E non si tratta solo di un prodotto da tenere in considerazione da un punto di vista gastronomico, ma viene apprezzato anche da un punto di vista ambientale, dal momento che viene prodotto a partire dagli scarti di lavorazione dell’uva.
Come si ottiene la farina di vino
Possiamo scrivere che la farina di vino è nata quasi per caso, come ogni idea originale e diversa dagli standard ai quali siamo abituati, , grazie al lavoro di alcuni produttori che volevano rendere la propria cantina ancora più sostenibile.
L’idea originale era quella di arrivare a produrre un nuovo bio-diesel partendo dai vinaccioli – semi dell’uva – scartati in fase di produzione. I vinaccioli però costituiscono una minima parte del peso di un acino d’uva, anche quando lo si prende in considerazione dopo la lavorazione. A questo punto è arrivata l’idea vincente: se non si può sfruttare l’olio dei semi dell’uva per fare un biocarburante, perché non trovare un modo per usare il resto degli scarti?
Studiando diversi tipi di lavorazione si è scoperto che si può disidratate quanto rimane dalla lavorazione della bevanda alcolica, ottenendo così una farina di vino leggera, perfetta per essere unita ad altre farine nella preparazione di ricette creative.
Come si usa la farina di vino in cucina
Usare la farina di vino ci permetterà di scoprire alcune combinazioni di sapori molto interessanti, soprattutto perché questo prodotto ha un profilo aromatico diverso a secondo della tipologia di uva usata per ottenerla.
Moscato, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc Riesling e Gerwurztraminer sono alcuni esempi di uve impiegate, ognuna con la propria particolare sfumatura da regalare ad un piatto, dolce o salato. Molto indicate a nostro avviso le uve aromatiche.
Per fare qualche esempio, possiamo dire che il Merlot si sposa molto bene con i dolci alle fragole, mentre il Riesling dà il meglio di sé con i dessert farciti di mela, cosi’ come il moscato con i dolci in generale. L’importante è non utilizzarla da sola: infatti gli stessi produttori consigliano di utilizzarla in combinazione con altre farine, un aspetto necessario per avere le giuste proprietà «strutturali» nella lievitazione del dolce.