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LA DOUJA D’OR SI ALLUNGA E SI FA IN TRE







(ANSA) – ASTI, 15 AGO – La tradizionale Douja d’Or, in programma quest’anno dal 7 al 23 settembre, prolunga la sua durata e triplica la sua presenza: oltre alla sede canonica dell’ottocentesco Palazzo del Collegio, dove si terranno le degustazioni per il concorso enologico nazionale ‘Premio Dpuja d’Or’, saranno adottati Palazzo Ottolenghi, con la rassegna dedicata alla Barbera, e Palazzo Alfieri, con la Douja d’Asti, che si terra’ in collaborazione con l’associazione omonima. Una particolare attenzione sara’ dedicata anche alla grappa, degustabile nei tre palazzi. La manifestazione, nata nel 1967, nel corso degli anni si e’ ampliata fino a diventare un appuntamento importante e unico nel panorama enologico nazionale. Organizzata dalla Camera di commercio di Asti attraverso la sua Azienda Speciale, nel Palazzo del Collegio sara’ anche il palcoscenico di numerosi eventi, quali i Piatti d’autore, con i piatti tipici cucinati dai piu’ rinomati chef dell’astigiano, le Serate di assaggio, per degustare vini e prodotti delle altre regioni d’Italia, le degustazioni delle Camere di Commercio, dedicate alle tipicita’ e peculiarita’ del Piemonte e le Serate enogastronomiche delle Associazioni di categoria, le mostre d’arte, i convegni e gli spettacoli musicali. Palazzo Ottolenghi dal 18 al 21 settembre ospitera’ i Piatti d’Autore Internazionali, che saranno abbinati alle grandi Barbera, con suggestivi appuntamenti serali curati dal Consorzio Operatori Turistici di Asti e del Monferrato. Un percorso goloso e affascinante tra le produzioni migliori del territorio si estendera’ fino a Palazzo del Michelerio per gustare ‘La Cioccolata del Conte’ e alla torre Troyana con ‘La Douja tra le rondini’, per brindare a 38 metri d’altezza. In considerazione del suo significato per la promozione dell’economia locale e per la valorizzazione del territorio e di uno dei suoi prodotti d’eccellenza, la Manifestazione ha ottenuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Il nome della manifestazione, Douja, deriva da quello dell’antico e panciuto recipiente contadino usato in cantina per travasare e contenere il vino: un’originale brocca che ha ispirato anche il nome della piu’ celebre maschera piemontese, Gianduja (Gioan d’la Douja, appunto perche’ la usava direttamente per bere, come se fosse un boccale di dimensioni enormi). Ad Asti dire Douja e’ come dire festa del vino, ma e’ anche un sinonimo di qualita’. Per fregiarsi dell’ambizioso bollino, un marchio che rappresenta l’antico contenitore insieme con tralci e grappoli disegnato da Giugiaro, i campioni di vino, in bottiglie rigorosamente anonime devono superare il severo giudizio dei sensi, dalla vista, all’olfatto, al gusto. A garantire l’imparzialita’ e a determinare il punteggio, che non deve essere inferiore a 85/100, sono gli esperti dell’Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini). Della manifestazione si inizia a parlare nella seconda meta’ degli anni Sessanta, anni difficili per l’immagine del vino e della Barbera astigiana in particolare. L’idea fu di Giovanni Borello, presidente della Camera di Commercio dal 1966 al 1984. Il vino doveva essere un prodotto di qualita’, fare da traino al territorio e diventare l’ambasciatore nel mondo dell’astigiano. Nel 1967 ci fu il primo contatto con la piazza. Con un nutrito gruppo di viticoltori Borello allesti’ sulla statale per Torino, alle porte di Asti, un originale stand dove gli automobilisti di passaggio potevano degustare e acquistare le migliori bottiglie garantite dai singoli produttori. Sull’onda dell’entusiasmo si inizio’ a pensare all’edizione successiva, rilanciando il concorso enologico. Si stanziarono fondi e mezzi e la manifestazione si trasferi’ nel cuore della citta’. Per ulteriori informazioni e’ possibile consultare il sito internet della Camera di Commercio, all’indirizzo www.at.camcom.it.


(Fonte ANSA).

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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