http://www.tmnews.it/web/sezioni/videonews/20110810_video_14003466.shtml Milano, 10 ago. (TMNews) – Ci mancava anche il vino. Dalla Cina arriva un nuovo pericolo contraffazione, questa volta per l’industria vitivinicola europea, soprattutto francese, considerata la pi pregiata. Il fenomeno della contraffazione di vino in forte crescita, cos come lo il suo consumo, pi per status sociale che per reali capacit di distinguere e apprezzare un vino di pregio da uno scarso. E capire se una bottiglia falsa impresa ardua, come spiega questo rivenditore. “Sull’etichetta c’ scritto Lafite, la bottiglia la stessa, ma in alto c’ un marchio dorato che differenzia il vero dal falso. Solo grazie a questi piccoli accorgimenti, solo per esperti, possibile individuare un vino contraffatto. Ormai tutti i dettagli sono riprodotti in modo minuzioso”. In Cina continuano a fiorire i saloni del vino e gli espositori non esitano a promuovere in tutto il Paese le etichette contraffatte, come Chateau Lafite. Ma c’ falso e falso, come spiega questo importatore di vino. “Ci sono delle copie scarse e altre di alta gamma, meglio realizzate: generalmente vengono riempite le bottiglie dei grands crus. Magari tracce di un Bordueax reale si possono anche trovare ma solo in quantit infinitesimale”Difficile immaginare quanto coster la contraffazione cinese ai grandi produttori di vino. Al momento la Cina consuma solo un litro di vino l’anno a testa, ma da quai al 2014 diventer il sesto consumatore mondiale. ( Fonte Tmnews )
Grandi etichette replicate in ogni minimo dettaglio