Ancora una puntatina a Cicerale, il paese dei ceci. Difatti, sullo stemma comunale è bello vedere campeggiare il motto in latino âTerra quae cicera alitâ?, il paese che nutre i ceci. Qui, questi legumi sono gustosi tanto da meritare un accurato disciplinare di produzione che impone la coltivazione biologica certificata. In questo luogo il paesaggio è molto suggestivo anche perché è pervaso dalla rigogliosa e incontaminata macchia mediterranea. Per chi ama i âtuffiâ? nella natura e nella tranquillità , questo è uno dei posti ideali. Per raggiungerlo, arrivando da nord, dalla S.S. 18 prendere lâultima uscita di Paestum, proseguire per pochi Km (fino in località Mattine di Agropoli) e sulla sinistra si nota bene lâinsegna di Cicerale. Poco più di un Km e bisogna svoltare a destra, qui è necessario fare attenzione perché lâinsegna ha perso il colore ed è illeggibile. Poi, non ci sono più problemi: nei pochi incroci che susseguono è ben segnalata lâindicazione della nostra meta. Poco prima di entrare a Cicerale paese, è ben visibile lâinsegna di svoltare a sinistra del Ristorante-Pizzeria âLâOrchideaâ?. Una bella casa dove due anni fa, al pian terreno, è stato creato questo locale. Lâideatore è stato Piero Valva che ha pensato dâinventare unâoccupazione per la sua famiglia. Oggi, in questo posto, troviamo la figlia Luana (nella foto) in sala, lâaltra figlia Lorena a fare le pizze (e le prepara con maestria) e la moglie in cucina. Si ha lâimpressione di essere come ospiti in famiglia con tutti i pregi e i difetti che seguono. Lâambiente è particolare: appena si entra si attraversa un terrazzo che sicuramente è molto affollato nella bella stagione. A destra si notano dei video-giochi e un bigliardino. Allâingresso, di fronte, câè lâangolo bar, sulla destra la cucina e sulla sinistra la sala. I muri sono spogli e francamente qualche quadro o roba del genere non guasterebbe. I tavoli non sono preparati (vengono allestiti al momento). Su di essi ci sono unicamente delle tovaglie rosse e dei coprimacchia usa e getta. Le sedie sono in legno e sono comode. Ci portano il menu che è sorprendente per i prezzi (qui non sono impazziti come mi è capitato di vedere ultimamente in famose località marine cilentane). Ecco qualche esempio: penne al pomodoro (euro 2,50), pasta e fagioli (2,50), lagane e ceci (3,00), tagliatelle con funghi porcini e salsiccia (4,00), bistecca di maiale (4,00), di vitello (5,00), grigliata mista (6,00). Le pizze: la napoletana, incredibile, (2 euro), la margherita (2,50) e la quattro stagioni (4,00). Ci rendiamo conto di essere in un locale umile, dove non esiste la professionalità , ma a tutta la famiglia sta a cuore lâospitalità . A tavola ci viene servito lâantipasto della casa con prosciutto crudo, capicollo, salsiccia, formaggi e vari sottâoli. A seguire le lagane e ceci e i cavatielli al tegamino. Come secondo una grigliata di carne. Il tutto cucinato e preparato con semplicità e naturalezza. Da bere non câè molta scelta, ma non ci sono difficoltà a trovare qualcosa di cilentano. Noi abbiamo bevuto un Cilento Aglianico Doc delle cantine di Carmine Botti, una delle maggiori espressioni del vino rosso della nostra zona. Da come ho scritto sopra, è molto chiaro che per una buona mangiata al ristorante âLâOrchideaâ?, difficilmente si superano i 15 euro. Un prezzo da oscar.
Ristorante Pizzeria LâOrchidea, Via Serroni 13 â 84053 Cicerale (SA). Tel. 328.8766150. Chiuso il mercoledì. Voto 68/100.
( Fonte Blog Diodato Buonora )