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INTERVISTA A FRANCO BIONDI SANTI : IL PADRE DEL BRUNELLO


 


Mi farebbe molto piacere potere pubblicare le Sue risposte ad alcune 


semplici domande :


 


Domanda :  cosa rappresenta per Lei il Brunello di Montalcino;


Risposta : Una giornalista ha qualificato il Brunello come mio fratello!!


 


 


 


Domanda : come vede tutto il proliferare di vigneti a Montalcino, a cui 


abbiamo assistito gli anni scorsi ?


 


Risposta : Purtroppo per ragioni di opportunismo politico e di ricerca dei consensi, coloro che dovevano autorizzare impianti di vigneti di Sangiovese a Montalcino non hanno operato in maniera razionale; tant’ vero che sono stati piantati vigneti a Sangiovese per produrre il vino Brunello in zone con scarsissima “vocazione viticola” per il Brunello.


 


 


 


 


 


Domanda : qual’ il Suo parere sul disciplinare del BdM, giusto lasciarlo 


cosi’ come oggi, o si pu lasciare ad ogni produttore un piccolo 


margine di operativit ( leggasi aggiunta di un 5-10% di altre uve ) ?


 


Risposta : Sono sempre pi determinato a difendere l’attuale Disciplinare, con 100% di Sangiovese, frutto di un’esperienza vitivinicola straordinaria, quella di mio padre, Tancredi, testimoniata da una collezione straordinaria di Riserve dal 1888 ad oggi che conservo ancora nella cantina del Greppo.


 


Grazie ancora della Sua grande Signorilit ( quella con la S maiuscola 


che appartiene solo a poche persone )


Con stima


Roberto Gatti


 


 


 


 


LA STORIA DELLA FAMIGLIA


 


La storia del Brunello del Greppo comincia con Clemente Santi. Nipote di Giorgio Santi del quale il Prof. Baccio Baccetti nella pubblicazione “Cultura e Universit  a Siena” – luglio 1993 – nel capitolo “Naturalisti senesi” scrive tra l’altro:


Giorgio Santi” Giorgio Santi (Pienza, 1746 – Pienza, 1822), si dedic soprattutto alla esplorazione naturalistica. Laureato in Medicina a Siena, si rec quasi subito in Francia, prima a Montpellier e poi a Parigi, ove si pose in rapporto con grandi scienziati, quali il Lavoisier e il Buffon. Torn in Toscana per chiedere al Granduca Pietro Leopoldo licenza di entrare al servizio del Sovrano del Baden, ma il Granduca, esperto conoscitore di uomini, rispose nominandolo professore di chimica e di storia naturale nell’Universit  di Pisa e direttore dei Museo e dell’Orto Botanico. Da quel momento tutta la sua attivit  fu spesa per l’insegnamento, per la riorganizzazione del museo di Pisa, e per la esplorazione del suolo toscano. Durante il Governo Francese fu nominato Ispettore generale degli studi, e quindi, sotto Ferdinando III, Provveditore onorario delle Universit  toscane. Nei tre volumi che descrivono i suoi viaggi nel territorio senese, egli si occup principalmente degli aspetti botanici e geologici delle regioni visitate; l’opera ebbe vivo successo, tanto che fu tradotta nelle principali lingue d’Europa. Fu fra gli iniziatori dei resoconti delle esplorazioni redatti secondo il metodo odeporico, metodo che fu adottato, fra il ‘700 e l’800, da numerosi naturalisti viaggiatori”.


 


Clemente Santi il nipote Clemente figlio di Luigi Santi e Petronilla Canali, laureato in farmacia a Pisa e noto scrittore, aveva vaste propriet  terriere a Montalcino e Pienza, e dedic gran parte della sua attivit  all’agricoltura, in modo particolare al Greppo, azienda agricola di propriet  della madre Canali.


Le conoscenze di chimica e di scienza lo aiutarono a portare le sue tecniche enologiche a livelli invidiabili durante gli ultimi anni della sua vita.


Prima di raggiungere quel riconoscimento per il suo “vino rosso scelto (brunello) del 1865”, anche il suo Moscatello fu premiato alla Esposizione Universale di Parigi del 1867 (riconoscimento enologicamente straordinario perch a quell’epoca i francesi si consideravano gli unici produttori al mondo di vini di qualit ). Egli ottenne vini rossi adatti all’invecchiamento; aveva individuato tecniche di travaso e di invecchiamento in botti pi avanzate rispetto a quelle di tutti i suoi contemporanei.


Ferruccio Biondi Santi


La figlia di Clemente Santi, Caterina, spos Jacopo Biondi, medico fiorentino. La nobile famiglia dei Biondi proveniva dalla citt  di Pomarance. Il figlio Ferruccio, eredit la passione per i vini ed i vitigni del nonno materno (un i cognomi per un giusto tributo alla famiglia Santi).


Ferruccio Biondi Santi instaur standard produttivi molto severi. Altri produttori all’inizio del 1800 ottennero diplomi importanti per loro vini detti “Brunello”: Paccagnini, Anghirelli, Angelini, Vieri Padelletti, ma nessuno seppe dare una continuit  ai propri vini oltre la fine della Prima Guerra Mondiale. Ferruccio, forte dell’esperienza straordinaria del nonno materno Clemente Santi, si dedic con competenza all’azienda del Greppo e, come spesso avviene nelle pi felici decisioni storiche, deve qualcosa alle avversit : a met  dell’800 l’oidio, poi la filossera, poi ancora la peronospora, si abbatterono sull’Europa e quindi anche sul Greppo.


Egli si trov a fronteggiare una minaccia senza precedenti a causa della fillossera per la sopravvivenza dei suoi vigneti.


Ma mentre i viticoltori cercarono di mettere in beva rapidamente i vini rossi (vedi anche il “governo” del vino nuovo) per un rapido realizzo finanziario dai nuovi vigneti, egli guard verso nuovi orizzonti e volle diversificarsi con un vino che ritenne longevo vinificando in purezza il Sangiovese. Nel 1932 viene descritto come inventore del Brunello da una Commissione Interministeriale che studi il territorio del Chianti, compreso Montalcino. Nella sua azienda del Greppo, gi  sul finire dell’ 800 inizi una metodica selezione massale del Sangiovese.


Alla fine reimpiant completamente tutti i suoi vigneti innestandoli su barbatelle selvatiche, con gemme prese da quelle piante madri individuate al Greppo: in un certo senso, anticip di circa un secolo la tendenza in Toscana di produrre vini rossi di corpo pieno, vinificando in purezza il Sangiovese. Mor nel 1917.


Tancredi Biondi Santi


Il figlio di Ferruccio, Tancredi, nacque nel 1893, apprese dal padre i segreti delle vigne e delle cantine della Tenuta Greppo, prima ancora di andare a studiare enologia a Conegliano Veneto (prestigiosa scuola di viticoltura ed enologia – fu allievo del professor Giovanni Dalmasso) poi prese la laurea in Agronomia all’Universit  di Pisa. Dopo la morte del padre Ferruccio, nel 1917, rimase da solo a gestire il Greppo; il fratello Gontrano compr un’azienda agricola a Siena. A partire dagli anni ’20, elev ancor pi il Brunello a nuovi livelli di classe e di prestigio e divenne di fatto l’ambasciatore di Montalcino e dei suoi vini (nel 1932, una foto lo mostra mentre sorveglia il carico di due camion, con casse di bottiglie Brunello e Chianti, per il porto di Livorno e poi per l’America). Tancredi Biondi Santi si rese conto della necessit  di procedere alla Ricolmatura delle vecchie Riserve che stavano calando di livello; le stapp, controll se il vino era ancora perfetto, le ricolm con vino della stessa annata e le ritapp di nuovo (un rito che fece per la prima volta nel 1927 per le Riserve 1888 e 1891).


Anche altre aziende vinicole richiesero la sua consulenza da un capo all’altro della Penisola: dal vino Lugana a Desenzano sul Garda, al Chianti nel Senese, al Fiorano del Principe Boncompagni a Roma, al Cir in Calabria. Il suo ultimo atto stato, nel marzo 1970, la cerimonia di ricolmatura delle sue vecchie bottiglie del Brunello Riserva 1888 – 1891 – 1925 – 1945, nella Cantina del Greppo, alla presenza di Mario Soldati, Luigi Veronelli e Paolo Maccherini: si pu dire, sicuramente, che in quell’atto, forse meglio di ogni altro, sta la sua lunga carriera di esperto enologo e che ancora oggi conferma la supremazia, la diversit  e la tipicit  del Brunello del Greppo.


Il Brunello di Montalcino Biondi Santi tocca insomma, il massimo della sua fama e del suo splendore, da parte degli estimatori pi attenti e raffinati in tutto il mondo.


dott. Franco Biondi Santi


Subentrato nella conduzione dell’azienda, dopo la laurea in Scienze Agrarie all’Universit  di Perugia, Franco Biondi Santi, enologo, impar dal padre la sottile arte della vinificazione e ha continuato a condurre la Tenuta Greppo con una impareggiabile collezione di bottiglie di Riserva.


Ma non per questo si riposato sugli allori paterni. Nel frattempo la D.O.C. aveva spinto altri produttori a piantare vitigni ed a migliorare le tecniche nella speranza di poter sfruttare l’immagine elevata del Brunello. In presenza di uno scenario di questo tipo, che ha visto nel territorio una crescita esponenziale di ettari inscritti a Brunello (da 76 ettari del 1967 agli attuali 2100 del 2009), Franco Biondi Santi ha aumentato la produzione del Brunello del Greppo dai 4 ettari, alla morte del padre, agli attuali 25. Ha continuato le severe pratiche agronomiche e di cantina tradizionali per consolidare la tipicit  e migliorare la qualit  del Brunello del Greppo certo di eguagliare (data la stessa utilizzazione dei terreni e dei vitigni) le grandi Riserve centenarie del suo Brunello.


Grazie ad una personale e costante promozione dei suoi vini nel mondo, Franco Biondi Santi dal ’70 in poi riuscito, a far capire ed apprezzare la straordinaria tipicit  e qualit  del suo Brunello del Greppo. In futuro la continuit  del Greppo rappresentata dai due figli di Franco, Jacopo e Alessandra ambedue interessati al Greppo: Jacopo con una vivida immaginazione dei vini (fermamente convinto della tipicit  del Brunello del Greppo), Alessandra coinvolta nella promozione dell’azienda.


 


( fonte Sito aziendale Biondi e Santi link: http://www.biondisantispa.com/it/indice/indice.htm)


 


 


 


P.S. ) Ricordo che al Brunello Riserva 2004 di Biondi e Santi, il Direttore del Gamberorosso Daniele Cernilli, ha assegnato un punteggio di 100/100, leggete qui :


http://www.biondisantispa.com/IT/dettaglio_news.asp?id_news=46


Buona lettura


Roberto Gatti


 


 

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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