Si è insediato stamani a Firenze il Tavolo della filiera vitivinicola. Si tratta di uno strumento utile per stabilire un’azione coordinata ed efficace tra i soggetti regionali del settore vitivinicolo affinché la prossima riforma del settore, voluta dall’Unione Europea, recepisca i bisogni e le necessità dei produttori toscani. Per la Toscana il mercato vitivinicolo è un settore vitale: sono infatti oltre 30.400 le aziende vitivinicole attive sul territorio che producono complessivamente 2.867.000 ettolitri l’anno di cui ben il 61% tra Docg e Doc. Il vigneto toscano arriva a 62.500 ettari e incide per il 19 per cento sull’intera produzione lorda vendibile agricola della regione.
‘L’istituzione del Tavolo del vino è molto importante e ci permette di partecipare all’audizione della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che si terrà a Bruxelles il prossimo 12 luglio, con una posizione condivisa. In questo modo pensiamo che l’Unione Europea possa ben recepire quanto ritenuto necessario dagli attori protagonisti del settore vitivinicolo per il sostegno dello sviluppo di qualità all’interno dei nostri territori ‘. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura Susanna Cenni a margine dell’insediamento che è avvenuto a Palazzo Bastogi, sede della Regione Toscana.
La riforma europea del mercato del vino è prevista per il 2007. In questi mesi sono in corso le trattative per giungere l’anno prossimo ad una nuova piattaforma capace di coniugare le esigenze del mercato globalizzato a quelle peculiari dei singoli territori. Per l’assessore Cenni: ‘L’attuale sistema di regolamentazione è obsoleto e inadeguato, siamo perciò soddisfatti della decisione dell’Unione europea di giungere a una riorganizzazione complessiva del mercato del vino. Il nostro è molto più di una bevanda: è storia, cultura, qualità di vita, legame con la nostra terra. Riteniamo perciò che la riforma debba permettere di superare i rischi di omologazione del prodotto a livello europeo rispettando le peculiarità territoriali. La liberalizzazione del mercato, evidentemente utile e necessaria, non può prescindere dal lavoro compiuto in tanti anni dai nostri viticoltori per raggiungere una produzione di alta qualità e rispettosa di criteri di produzione avanzati, spesso invidiati nel resto nel mondo. Per questo chiederemo la massima trasparenza sulle decisioni che riguarderanno le pratiche enologiche, le etichettature, le estirpazioni. Si tratta di posizioni che porteremo anche all’incontro degli Stati Generali del Vino italiano che si terrà a Roma il prossimo 20 luglio ‘, ha concluso l’assessore Cenni
Il Tavolo della filiera del vino è composto da ARSIA, ARTEA, Toscana Promozione, Repressione Frodi, URPT, UNCEM, ANCI, Unioncamere, Organizzazioni Professionali Agricole e Cooperative, A.PRO.VI.TO., Federdoc, Ente Tutela Vini, Enologi, Comitato Regionale Consumatori e Utenti, Associazioni Industriali (Federazione regionale), Ordini Professionali, Associazione Nazionale Città del vino, Movimento Donne del Vino, Enoteca Italiana di Siena, Federazione Strade del Vino di Toscana.
( Fonte : Ufficio Stampa Regione Toscana )
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