In 10 anni espiantati 80.000 ha di vecchie vigne

Ogni anno viene espiantato l’11% della superficie nazionale, pari a circa 80.000 ha di vecchie vigne nell’ultimo decennio. E’ quanto afferma Coldiretti su dati Istat.

 

 

La superficie coltivata a vigneto in Italia, è passata dai 731.000 ha agli attuali 651.000 nel 2018, a scomparire sono stati soprattutto i vecchi vigneti, perchè poco o niente produttivi. Si è assistito ad un vero e proprio boom di domande inoltrate alle Regioni di competenza, con preferenza per le varietà autoctone ed impianti ” green “.

 

 

La domanda è stata superiore all’offerta disponibile di 6600 ha, secondo quanto stabilito dall’OCM Vino, che regola tutta la materia in tema di ” vigneto Europeo “. La preferenza nelle richieste è rivolta ai vitigni autoctoni ed a quelli fitoresistenti ai patogeni, ovvero i nuovi vitigni ” Resiliens “, di cui ne ho scritto qui

 

 

Una scelta in direzione della sostenibilità e della conservazione dell’ambiente, incontrando un favore in costante aumento da parte dei consumatori, grazie a una nuova sensibilità verso questo tipo di tematiche.

 

I criteri di priorità indicati dalle Regioni per la presentazione delle domande di nuovi impianti premiano, tra l’altro – prosegue Coldiretti – chi osserva le regole della produzione biologica, chi coltiva la vite nelle zone montane e in piccole isole dove il vigneto contribuisce alla conservazione dell’ambiente”.

 

 

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha, tra l’altro dichiarato :  “Il profondo rinnovamento in atto nel Vigneto Italia conferma la vitalità di un’agricoltura che ha fatto dell’innovazione una delle armi per affermarsi sul mercato, della quale il vino rappresenta peraltro uno dei settori di punta. Non a caso le scelte dei viticoltori italiani incontrano sempre di più i gusti dei consumatori sul terreno della qualità e della sostenibilità”.