FONDAMENTALMENTE, ESISTONO OLTRE 40 CLONI DI SANGIOVESE, MA SOLO 3 BIOTIPI :
Il Sangiovese grosso(dolce o gentile), sinonimi Brunello, Prugnolo gentile e Sangioveto grosso, con acino medio-grande, ovoidale, buccia molto pruinosa e color nero-violetto.
Il Sangiovese piccolo(forte o montanino), chiamato anche “Sanvicetro del Casentino”, caratterizzato da minor vigoria e grandezza fogliare, dona mosti contenuti, dal minor residuo zuccherino, ma dalla maggiore freschezza gustativa.
Infine, abbiamo il Sangiovese romagnolo che pu essere di entrambe le tipologie, ma di cloni differenti.
Il suddetto vitigno presente in 95 VQPRD(88 doc e 7 docg) ed in 17 regioni su 20, dalla dinamica e solerte Lombardia alla calda e bella Sardegna, escluse, quindi, quelle a statuto speciale o dove vige il bilinguismo come Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige ed alla base di pregevoli vitigni toscani, romagnoli ed umbri.
UN CLONE DI SANGIOVESE GROSSO E’ QUELLO DA CUI NASCE IL
BRUNELLO DI MONTALCINO
Isolato nel 1840 da Ferruccio Biondi Santi, fu vinificato in purezza ed iscritto nel 1970 nel Catalogo Internazionale delle Variet di Viti come vitigno Brunello di Montalcino n’.(uva a bacca nera).
Nel 1993 si fu costretti a cancellarlo con un decreto legge, onde evitare che all’estero potessero essere aggirate le norme tutelanti le DO.
Il Sangiovese grosso presenta grappolo medio-piccolo molto serrato e bacche medio-grandi con spessa buccia conferente al vino, ampio corpo, tannini, antociani e colore.
Nella zona del Chianti Classico, il Sangiovese chiamato “Sangioveto”, sia esso ad acino grosso o piccolo.
Il suddetto vitigno costituisce la componente fondamentale dell’omonimo vino.
E’ ad acino grosso il Sangiovese chiamato Prugnolo gentile che da vita al Vino Nobile di Montepulciano.
Il vitigno pi diffuso nella Maremma grossetana il Morellino di Scansano, unicamente ad acino piccolo.
L’odierna tendenza differisce dal passato in quanto si preferisce impiegare il Sangiovese di tipo piccolo per merito della spessa buccia che conferisce al vino, sicuramente, miglior qualit.
Il vino che deriva dal Sangiovese generalmente color rosso rubino intenso, compatto e vivace, profumo molto intenso e fine, fruttato e floreale, con evidenti note di marasca, visciola e viola mammola.
Il sapore tendenzialmente asciutto, poco tannico, abbastanza armonico, con finale leggermente ammandorlato e con ottime doti di attendimento a seguito delle quali, si arancia con facilit.
Il gusto esprime, quindi, ottimo equilibrio tra freschezza, tannicit ed alcolicit con struttura decisamente importante e lunghissima PAI.
ECCO, PERCHE’, MI SENTO DI POTER AFFERMARE CON ESTREMA SICUREZZA CHE IL SANGIOVESE E’ SICURAMENTE “IL PRINCIPE DEI VITIGNI” !
( Fonte 100blog )
Annotazioni di Winetaste
Ricordo che l’origine del sangiovese calabrese, leggi al link:
RG
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