Molto bene l’export anche in Francia nel segmento del lusso, in netta crescita le vendite nelle grandi catene di distribuzione.
Il vino italiano all’estero è sempre piu’ ricercato dai winelovers di tutto il mondo, disponibili a spendere qualche denaro in piu’ per ” scoprire ” i nostri circa 500 vitigni autoctoni.
Anche in patria negli ipermercati si registrano interessanti aumenti nei consumi, ai primi posti troviamo Chianti e Lambrusco, seguiti dal grande rosso abruzzese il Montepulciano ( da non confondere con il Nobile di Montepulciano ), Muller Thurgau, Primitivo e Gutturnio. Sempre secondo lo studio Iri, molto apprezzato anche il bianco Lugana Doc, con un incremento del 22,1%, cosi’ come la Passerina bianco abruzzese e marchigiano, la Ribolla, Grignolino, Aglianico e Refosco tra i rossi, ed anche il cerasuolo d’ Abruzzo.
L’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat, attesta che le esportazioni nel 2018 hanno registrato una crescita del + 3,3%, anche se in termini di volumi vi è stata una contrazione sulla quantità del -8,1%, questo a significare che i vini italiani hanno spuntato prezzi maggiori, segno tangibile della consapevolezza di una maggiore qualità da parte dei consumatori stranieri.
Positivo il valore dell’export in quasi tutto il mondo, con un + 23,3% in Polonia, un + 18,5% in Australia, un + 14,6 in Corea del Sud, +10,1% in Francia, + 7,5% in Svezia, + 4% in Germania ed Usa. Leggera contrazione in Giappone con un -0,6%, Danimarca -5,9%, Cina e Russia -2,4%.
L’export italiano è cosi’ suddiviso :
Europa 61% ; America 31% ; Asia 7% ; altri 1%
Buona parte di questi successi, è da attribuire ai tanti progetti Ocm (finanziati in buona parte dalla comunità europea) di promozione, che riescono a far conoscere ed affermare il valore del nostro vino nei mercati internazionali e a promuovere la conoscenza dei nostri vini nei nuovi mercati’.