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Il vino italiano è il più amato negli Stati Uniti

08 Febbraio 2017 – (Teleborsa) – L’Italia si conferma il primo fornitore di vino degli USA. Un trend che conferma l’ottimo andamento dell’export vinicolo tricolore nel mondo.

 

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Lo conferma l’ICE – Istituto per il commercio estero, segnalando che con una quota di mercato complessiva del 32,4%, un export che è cresciuto del 5,9% a 1,65 miliardi di sollari nel periodo gennaio-novembre 2016, il vino rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare italiano e il 4% del totale del Made in Italy venduto nel mercato a Stelle e Strisce.

 

Questo lo scenario che emerge da “Italian Wines and the American Palate: Trends and Opportunities in the U.S. Market” la tavola rotonda svolta in occasione dell’inaugurazione di VINO 2017, alla presenza, tra gli altri, del Presidente dell’Agenzia ICE, Michele Scannavini, del Direttore Generale di Veronafiere e Vinitaly, Giovanni Mantovani, del Console Generale d’Italia a New York, Francesco Genuardi e del CEO di Wine Opinions, John Gillespie.

 

Vino 2017, giunto alla sua sesta edizione è considerato il più grande evento di tasting di vini italiani in America, un appuntamento imperdibile del programma enogastronomico newyorkese, che vede quest’anno la partecipazione di 110 espositori nelle due tappe di New York (5-6 febbraio) e Miami (7-8 febbraio). L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Vinitaly International e con la IEM – International Exhibition Management (impegnata nella tappa di Miami) ed ha l’obiettivo principale di promuovere la qualita del vino italiano anche grazie a degustazioni e seminari tecnici di alto livello rivolti a giornalisti e influencer USA.

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Sebbene i numeri del vino italiano negli USA siano positivi esistono ampi margini di miglioramento: basti pensare che attualmente quasi la metà delle importazioni di vino negli USA è realizzato da soli 5 Stati (New York, California, Florida, Illinois e Texas) e che gli Stati Uniti sono il più grande mercato al mondo per il consumo di vino. A questo si aggiunge il forte interesse per i prodotti di qualità – il segmento oltre i 20 USD per bottiglia cresce di quasi il 12% – i vini rosati, biologici ed i vitigni autoctoni meno noti.

 

Vino 2017 è anche l’occasione per anticipare alcuni dati della ricerca di Wine Opinions, realizzata da Vinitaly International in collaborazione con l’Agenzia ICE, sulla percezione del vino italiano da parte del consumatore USA dalla quale emerge, fra l’altro, che il 34% dei consumatori più giovani (meno di 40 anni) acquista frequentemente vino italiano orientandosi però verso prodotti di fascia media, con un prezzo di partenza di 12 dollari a bottiglia.

 

 

(Fonte Quifinanza )