Il Tavernello si beve anche l’Amarone (dopo il Brunello). Una scelta strategica che rafforza il grupp o cooperativo romagnolo nei prodotti super premium.
Caviro, big del mercato vinicolo italiano, ha acquisito, attraverso la controllata Dalle Vigne, il 70% del capitale della Gerardo Cesari, produttore dal 1936 di vini veneti, oggi fra i primi nella fascia premium.
Top secret il valore della transazione. Nel 2013 Cesari ha fatturato circa 25 milioni, di cui l’85% all’export. Fra i prodotti di punta l’Amarone Bosan e Jèma Corvina veronese. L’anno scorso Caviro ha realizzato ricavi per 327 milioni di euro (+15%) di cui 75 milioni all’export.
Caviro è più nota per il vino quotidiano, con i suoi marchi di punta, Tavernello e Castellino, ma due anni fa ha rilevato le Cantine Leonardo da Vinci con in portafoglio la Cantina di Montalcino nel territorio del Brunello. E oggi può vantare anche il prestigioso e ambito Amarone. Perché questa diversificazione? «È quello che ci chiede il mercato – replica Sergio Dagnino, dg di Caviro – I consumatori esteri richiedono il prodotto dal buon rapporto prezzo qualità, ma anche il superpremium, in grande crescita. E, dato che in Italia si soffre per il calo dei consumi, dobbiamo bilanciare con il mercato internazionale».
( Fonte Blog Il Sole24 Ore )