Il Moscato tra i 23 migliori vini al Mondo

Saracena, il Paese del Moscato Passito continua a far parlare di sé in Italia e nel mondo grazie alle eccellenze enogastronomiche.

 

Bibenda, tra le più prestigiose e complete guide di vini continua ad assegnare importanti riconoscimenti. Dopo i 5 Grappoli 2016 alle Cantine VIOLA per il Moscato Passito del 2004, all’Osteria Porta del Vaglio ubicato nel cuore del centro storico dello chef Gennaro DI PACE viene assegnato il titolo di “Migliore Ristorante calabrese dell’anno di Bibenda 2016 “. – Per SARACENA, Città del Vino, Città dell’Olio, terra di presidio Slow Food, prossima Città del Tartufo, primo paese d’Italia ad aver anticipato il referendum sull’acqua pubblica, e comune riciclone ininterrottamente dal 2010, si tratta di un ulteriore momento di soddisfazione collettiva nell’impegno pubblico-privato per lo sviluppo durevole.

 

Si tratta di un ennesimo riconoscimento all’impegno e al lavoro per il giovane chef Gennaro DI PACE (di ritorno da Expo e che è stato di recente protagonista ad Ideantity, la rassegna enogastronomica ospitata nel Castello Svevo di Cosenza). Il covo del gusto, sito in vico I Santa Maria Maddalena, nel centro storico di Saracena (dove ha tra l’altro sede la Condotta Slow food Pollino Sibartide Arberia), già segnalata nella guida Osterie d’Italia 2014 del sodalizio della chiocciolina rossa, si conferma essere un punto di riferimento per gli amanti del cibo identitario e dell’eleganza a tavola attraverso l’elaborazione dei prodotti autentici del terroir.

 

Proprio all’Osteria Porta del Vaglio, a come è nata, come è strutturata e ai progetti futuri che il sesto numero del mensileGattopardo – la Calabria che Cresce dedica un approfondimento di 5 pagine. Sullo stesso numero è spiegato il millenario metodo di produzione del Moscato Passito, Presidio Slow Food. A raccontarlo alla penna di Federica CERTA è proprio Luigi VIOLA, presidente dell’associazione cittadina dei produttori del Moscato.

 

Per il Moscato Passito Viola è un appuntamento fisso, ogni anno, quello con i riconoscimenti di Bibenda. Infatti l’annata 1988è stato selezionato per CANTINA BIBENDA DAY 2015 insieme ad altri 23 vini provenienti da tutto il mondo. Nella sezione Sesto Tempo dedicato ai VINI DOLCI c’è anche il Moscato Rosa 2000 dell’Alto Adige Franz Haas e al Sauternes Château D’Yquem 1997.

 

 

 

Quintessenza di profumi e vigore mediterraneo – si legge nella Guida – è gemma enologica rara e preziosa, salvata dall’oblio dal Professor Luigi VIOLA, che assieme ai figli Alessandro e Claudio ne ha riportato in auge l’autentica e complessa lavorazione. Posti in appassimento per circa un mese i grappoli di Moscatello venivano sgranati dalle donne, acino per acino, e poi pressati manualmente. Il mosto ottenuto, denso come miele, andava ad aggiungersi al mosto da Malvasia e Guarnaccia concentrati a fuoco diretto in caldaie di rame. Oggi – continua – la bollitura si fa in acciaio e il mosto cotto viene unito al mosto da uve appassite, concentrato e fortemente aromatico. Data l’estrema densità zuccherina, la fermentazione richiede diversi mesi. Lunghissimo il potenziale di invecchiamento. Ne risulta – conclude la recensione sulle cantine Viola – un nettare ambrato dal fascino antico, che rimanda a datteri, sultanina, miele, mandorle tostate e tabacco dolce, circonfuso di spezie fini e di erbe officinali essiccate.

 

 

 

Nel Primo Tempo dedicato agli CHAMPAGNE sono recensiti :

un Grand Vintage Collection 2006, un Cuvée Saint Vincent Grand Cru 1990, un Dom Pérignon Plénitude P2 Deuxième 1998 e un Clos Des Goisses Cru 2003.

 

Nel Secondo Tempo ci sono i VINI ITALIANI con

Vintage Tunina Tappo a Vite 2005 Jermann, Ribolla Riserva 1998 Gravner, Trebbiano d’Abruzzo 1995 Emidio Pepe, Cervaro della Sala 1988 Castello Della Sala.

 

I BIANCHI STRANIERI sono protagonisti del Terzo Tempo con :

 

Blanc Fumé De Pouilly Silex 2012 Domaine Didier Dagueneau, Corton Charlemagne 2002 Domaine Bonneau Du Martray, Montrachet 2012 Lucien Le Moine, Schiarzhofberger Riesling Spatlese 2010 Egon Müller.

 

Nel Quarto Tempo troviamo i ROSSI ITALIANI con :

Langhe Nebbiolo Sorì San Lorenzo 1999 Gaja, Montepulciano d’Abruzzo Valentini, Brunello di Montalcino riserva 2008 Biondi-Santi Tenuta Greppo e il Barolo Monfortino riserva 1997 Conterno.

 

Il Quinto Tempo è dedicato ai ROSSI STRANIERI con :

Musigny vieilles Vignes Grand Cru 2011 Domaine Comte Georges De Vogué, Clos De Tart Grand Cru 2010 Mommessin, Château Lafite-Rotschild 1978, Pétrus 2008 S.C. Du Château Pétrus.

 

P.S. ) Vorrei esserci 

 

( Fonte/Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying )