Ripropongo questo articolo di alcuni anni fa, in quanto la zona vitivinicola di Valtellina è molto interessante per i vini ” eroici” che qui si producono.
Buona lettura
Roberto Gatti
Il nebbiolo un vitigno molto diffuso nel nord/ovest d’ Italia, specialmente nel triangolo tra Valle d’ Aosta-Piemonte e Valtellina.
I vini che ne derivano sono sicuramente diversi, oltre che nei nomi, specialmente nelle loro caratteristiche organolettiche.
Reduce da una due giorni in quel di Sondrio, dove si svolto un interessante convegno specifico sulle peculiarit del vitigno nebbiolo,
( vedi programma al link: https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=4667 )
chiamato in zona anche ” chiavennasca “, devo dire di avere incontrato alcuni Grandi vini, ed altri molto interessanti, ma in linea generale posso scrivere che i vini a base nebbiolo sono tutti piacevoli, ed in alcuni casi hanno toccato vette di eccellenza assoluta .
Il Convegno di venerdi’ 27 marzo, ha visto la presenza di molti addetti ai lavori, colleghi degustatori e giornalisti, ma anche relatori universitari e ricercatori di fama internazionale.
La vititicoltura valtellinese a ragione chiamata ” eroica di montagna “, perch baster guardare alcune foto per rendersene conto al link:
http://www.consorziovinivaltellina.com/Homepage.html
: pendenze proibitive, a tal punto che l’uomo, nel corso dei secoli, si visto costretto a creare dei propri e veri ” terrazzamenti ” onde potere coltivare la vite. Gli appezzamenti sono quasi tutti di piccole entità, anche dell’ordine di solo 100 mq., e quindi Vi rendete conto della grande fatica umana necessaria per coltivare la vite in queste condizioni ” estreme “.
Alcuni numeri sulla produzione valtellinese
Il Presidente del Consorzio Tutela Vini di Valtellina, il sig. Casimiro Maule, persona dal sorriso cordiale e disarmante, ha aperto i lavori del Convegno, con una certa emozione ( che a mio avviso appartiene alle persone vere e genuine ) comunicandoci questi dati:
a ) 72 aziende partecipanti alla manifestazione con circa 200 etichette in degustazione, provenienti dal triangolo produttivo di cui sopra, ma anche da Messico, Australia, Cile ecc.;
b) vengono prodotti in Valtellina circa 3 Mil. di litri di vino, che corrispondono a circa 4 mil. di bottiglie, su una superficie vitata di circa 792 ha, coltivati da ben 2047 piccoli produttori, che coltivano dei veri e propri fazzoletti di terra ( onore a questi caparbi e volitivi viticoltori ).
I Vini prodotti
Alla base della piramide produttiva, ideata dal Prof. Mario Fregoni dell’ Universit la Cattolica di Piacenza , vede :
1) IGT Terrazze retiche di Sondrio, poi a salire :
2) Doc Rosso di Valtellina, 70 hl/ha minimo 6 mesi di affinamento;
3) Docg Valtellina Superiore 56 hl/ha, minimo 24 mesi di affinamento, che raggruppa le sottodenominazioni :
Valgella, Inferno, Grumello, Sassella, Maroggia;
4) Sforzato di Valtellina Docg produzione 40 hl/ha, solo da uve appassite naturalmente, con affinamento minimo di 20 mesi.
I PUNTI SALIENTI DEL CONVEGNO
Non riporterò in questa fase tutti gli interventi dei relatori, per questione di spazio e di tempo, riservandomi a giorni di pubblicare il relativo comunicato stampa, con la cronistoria dell’evento, ma solamente quelli che a mio avviso possono interessare il pubblico di appassionati ed addetti ai lavori, con i quali mi identifico ogni volta che scrivo di vino, senza nulla togliere agli interventi dei relatori a mio avviso “troppo tecnici”, e quindi riservati ad un pubblico molto esiguo e superspecializzato.
Prof. Anna Schneider- ricercatrice Universit di Torino
Il vitigno nebbiolo un vitigno enigmatico, che da del filo da torcere ai ricercatori. Ancora non se ne conoscono le esatte origini, ma se ne trovano tracce gi nel 1268 a Rivoli, 1305 a Susa, 1287-1402 a Alba, Canale e la Morra.
Nel 1304 il Pier de Crescenzi lo definiva ” Uva meravigliosamente vinosa, vini serbevoli e potentemente molto “.
Poi ancora nel 1595 a Tirano, dove veniva ( e viene ancora oggi ) chiamata ” Chiuvinnasca “, nel 1865 invece si ha la prima citazione del vino Barolo .
Oggi la produzione di nebbiolo cosi’ rappresentata :
Sud Piemonte al 76%
Nord Piemonte e Valle d’ Aosta al 6%
Valtellina per ben 18%.
Sembra che il nebbiolo in antichit sia stato generato da un semenzale, spesso ottenuto per incrocio spontaneo di due vinaccioli.
Il mondo, le origini dei cloni e dei vitigni, molto complesso e le ricerche per risalire alla loro origini tramite gli incroci e le verifiche sui DNA,
sono molto laboriose ed impegnative, tanto che per fare un esempio inizialmente sembrava che la Shirah fosse di origine orientale, mentre si scoperto che la progenie di due vitigni dell’alta Savoia : La Mondeuse bianca + altro;
Il nebbiolo ros un vitigno distinto ed uguale al chiavennaschino o chievennasca piccolo;
Il nebbiolo un vitigno molto sensibile all’ambiente in cui viene coltivato, e dal Gallesio veniva definito :
E’ vitigno proprio della falda dell’ Alpe “
Prof. Luca Rolle
Molto interessante la ricerca e lo strumento messo a punto dai ricercatori dell’ Universit di Torino, chiamato :
TEXTURE ANALYSIS, che consentir da oggi in poi a valutare l’estraibilit delle sostanze fenoliche dell’uva.
Praticamente con questo strumento, baster appoggiarlo agli acini dell’uva, in diversi punti del vigneto, per stabilire con un range di errore del 10%, il giusto punto di maturit delle uve. Prima bisognava staccare molti acini, portarli in un laboratorio, che prima delle 6 ore non poteva fornire alcun dato scientifico, mentre oggi con la minima spesa e dispendio di tempo ed energia, i viticoltori saranno nelle condizioni di conoscere l’esatto/migliore momento per vendemmiare.
Esiste una correlazione diretta tra gli antociani delle uve ed il contenuto finale riscontrato nel vino, inoltre la buccia dura ci f capire che, generalmente, le estrazioni antocianiche sono superiori.
LE DEGUSTAZIONI DEI VINI
Nelle ex cantine dell’ Enologica Valtellinese, stata inaugurata una moderna e funzionale sala convegni e degustazione vino, dove siamo scesi per tre piani sotto il livello stradale, una ” Enoteca ” ricavata in mezzo alla roccia, di grande fascino e suggestione.
Qui abbiamo fatto i nostri assaggi, magistramente serviti alla postazione di degustazione da due sommelier donna, in maniera palese in quanto la degustazione alla cieca non era stata prevista. Devo dire che ho iniziato la mia personale carrellata degustativa, dalle aziende meno note, non conosciute ( almeno da perte mia ) , per passare alla fine a quelle piu’ note, ma di seguito verranno riportare in ordine strettamente alfabetico, per ogni zona di provenienza, cosi’ come dal Tasting Notes che ci stato fornito , come risulta al link:
http://www.nebbiolograpes.com/nebbiolo/stampa/tastingnotes.pdf
Devo annotare che non ho degustato tutti i vini disponibili, per una questione di tempo, e di questo me ne scuso con i produttori non citati in questa occasione, ma credo ci saranno altre buone opportunit.
a) AZIENDA AR.PE.PE
Vino IGT Terrazze Retiche Il Pettirosso 1997
Colore con note aranciate ; al naso note terziarie di bella eleganza; in bocca ancora godibile, giustamente caldo, tannini bene integrati, ancora una buona acidit, lunga Pai = 89/100
Valtellina Superiore Sassella Riserva Docg. Vigna Regina 1999
colore rubino chiaro, con note aranciate; naso stupendo, fresco, con note mentolate di grande eleganza; ancora buona la spalla acida, che lo sorregge alla grande, tannini bene amalgamati, in equilibrio sensoriale. Lunga Pai = 92/100 GRANDE VINO
b) AZIENDA BALGERA
Vino Valtellina Sup. Valgella Riserva Docg 1999
colore rubino chiaro; al naso leggere note di appassimento, sentori floreali da annusare per minuti talmente piacevoli; in bocca caldo con tannini finissimi, presenta una gran bella beva. Lunga la Pai = 90-92/100
Vino Valtellina Sup. Riserva del Fondatore Docg 1998
Colore ancora vivo e pimpante; naso stupendo di grande piacevolezza, di classe assoluta; bocca viva, dove ritroviamo una buona spalla acida, con tannini piacevoli. Un Grande Vino , uno dei miei Top Wine = 93/100
c) AZIENDA BETTINI
Vino Sfursat di Valtellina Docg 2004
Rubino di bell’impatto visivo , naso intenso ed elegante; la bocca di grande trauttura e piacevolezza, tannini di grana medio/fine
= 88/100
Vino Valtellina Sup. Valgella Vigna la Cornella Docg 2004
Rubino chiaro; naso mediamente speziato; in bocca gradevole con una buona acidit, tannini bene integrati = 85/86
d) AZIENDA CANTINA DI VILLA
Vino Sforzato di Valtellina Docg 2004
Rubino chiaro, limpido e trasparente; note floreali di bell’eleganza; in bocca intenso, elegante, molto fine, emerge una leggera nota
di liquirizia in chiusura. Molto buono = 90/100
e) AZIENDA DIRUPI
Valtellina Sup. Dirupi Docg 2006
Rubino in tonalit chiara, limpido e trasparente; naso intenso, pulito di buon impatto olfattivo; in bocca leggermente tannico, ma piacevole, caldo e lunga Pai = 86/87
f) FONDAZIONE FOJANINI
Vino V.S. Sassella Docg 2004
Rubino chiaro; note di legno leggermente inficiato/sporco; in bocca ha una bella bevibilit, elegante, tannini fini e morbido
84/100
g) AZIENDA GIANATTI GIORGIO
VS Grumello Docg 2004
colore rubino chiaro, naso con note ” dolci “, pulito ed elegante; in bocca leggermente tannico, di buon impatto, chiude con una Pai
media = 85/86
h) AZIENDA LE STRIE
Vino VS Docg 2004
Rosso granato di media tonalit; naso intenso, elegante, con note mentolate; in bocca ha una buona spalla acida, tannini leggermente ” graffianti “, lunga Pai = 88/100
i) AZIENDA MARSETTI ALBERTO
Sforzato di Valtellina Docg 2005
Rubino chiaro, con leggere note aranciate; naso intenso con una leggera nota ” smaltata “; in bocca armonico, di classe, tannini fini e lunga Pai = 90/100
Vino VS Le Prudenze Docg 2005
granato chiaro con leggere note aranciate; note intense, con predominanza di speziato; in bocca giustamente caldo, molto intenso, godibile, con una bella nota amarognola/ammandorlata, tannini di grana media, lunga Pai = 88/89
l) AZIENDA NOBILI
Vino Sforzato di V. Il Montescale Docg 2003
Granato con leggeri riflessi aranciati; al naso profumi intensi di frutta in macerazione, fiori appassiti; piena rispondenza in bocca, nota di radice di rabarbaro e china, armonico e molto originale. Molto tannico = 87/100
Vino Inferno Docg 2005
rubino molto chiaro; naso molto fine, con sentori di rosa canina, intenso ed elegante; n bocca in equlibrio, un vino ” femminile “
per la sua delicatezza, leggero di corpo, molto ben vinificato, tannini presenti = 88/100
m) AZIENDA RAINOLDI
Vino VS Inferno Riserva Docg 2005
color rubino chiaro; naso elegante, di fiori freschi; in bocca caldo, leggermente troppo tannico, Pai lunga= 86/87
Vino Vs Sassella Riserva Docg 2004
Colore rubino chiaro; naso fine, con note floreali; in bocca fine, armonico, con tannini finissimi ed integrati, un vino giocato piu’ sulla finezza/ eleganza che sulla potenza.= 86/100
n) AZIENDA SANDRO FAY
Vino Sforzato di V. Ronco del Picchio Docg 2005
bel colore rubino chiaro; grande naso, impeccabile di grande espressione, eleganza, finezza, armonia; in bocca caldo, con una buona
tannicit, chiude lunghissimo. = 92/100
Vino VS Valgella Cà Morei Docg 2005
Rubino chiaro, in bella tonalità, invitante ; naso molto accattivante, di frutta , pulito ed elegante; in bocca ha una grande bevibilità, armonico, godibile, fruttato, intenso. Un GRANDE VINO che definirei Impeccabile e perfetto, sotto ogni punto di vista.
Un fuoriclasse assoluto = 94/100 IL MIO TOP WINE DI TUTTE QUESTE DEGUSTAZIONI
Vino Igt Terrazze Retiche di Sondrio Nebbiolo 2006
colore vivo, naso molto accattivante, di confettura, fruttato, di estrema pulizia olfattiva, invitante, si percepiscono uve in surmaturazione; in bocca molto gradevole, di bella beva, armonico = 90/100
Annotazione a margine : capita molto raramente che una azienda possa presentare 3 vini a questi livelli, e tutti e tre possano raggiungere e superare la soglia dei 90/100, riservata solo ai grandi : complimenti vivissimi a questi produttori
o ) AZIENDA TERRAZZI ALTI
Vino VS Sassella Terrazzi Alti Docg 2006
colore chiaro, in tonalit rubno trasparente; naso speziato; in bocca giustamente caldo, tannini bene amalgamati, in equilibrio sensoriale, Pai lunga = 88/100
p) AZIENDA ZANOLARI LA TORRE
Vino VS Fattoria San Siro Docg 2004
Colore rubino chiaro; bel naso fine ed intenso; in bocca leggermente debole di corpo, con tannini morbidi, ed una lunga Pai = 86/87
q) CANTINE FRUVIVER -Tirano-
Vino VS Sasso del Gallo2004
colore rubino chiaro; naso speziato, leggermente inficiato, di botte sporca e/o feccia; in bocca leggermente troppo acidulo = 82/83
Vino Incanto- Sforzato Docg 2003
colore rubino chiaro; note di frutta in macerazione; in bocca leggermente tannico, di bella beva, lunga Pai= 86/87
NEBBIOLI DEL PIEMONTE
a ) AZIENDA ANSELMA FAMIGLIA
Vino Barolo Adasi 1995
Di colore rubino con riflessi aranciati ; dopo 5 minuti nel bicchiere incomincia ad aprirsi : grande naso intenso, pulito, giocato su toni
eleganti; in bocca una piuma, setoso, caldo, intenso, lungo, tannini morbidi , emerge una leggera nota di ” goudron ” nel finale di bocca, lunga Pai = 89/100
Vino Barolo 2005
Rubino chiaro; naso elegante, pulito, fine ; in bocca il frutto dolce, armonico, frutta macerata, rosa appassita, tannini molto fini; una beva ” tradizionale ” e piacevole emerge in retrolfazione una nota piacevole di liquirizia= 90/100
b) AZIENDA CASCINA DI MONASTERO
Vino Barolo Bricco Luciani Docg 2004
Colore rubino scarico, con unghia aranciata; naso di grande intensit, eleganza e piacevolezza, note floreali; grande bevibilit,
tannini amalgamati, note dolciastre, godibili, liquirizia in chiusura di bocca, Pai molto lunga . Un GRANDE VINO di questa ” nuova ” azienda, che non conoscevo prima = 90/100
c) AZIENDA CASTELLO DI VERDUNO
Vino Barolo Massara Docg 2001
colore granato con leggeri riflessi aranciati; naso pulito, speziato, con note di tabacco in bella evidenza; in bocca caldo, con una buona tannicit leggermente troppo marcata, buona bevibilit e lunga Pai= 88/100
d) CONTERNO FANTINO
Vino Barolo Sori’ Ginestra Docg 2005
Bel rubino chiaro, invitante; al naso note di legno grande, necessita di ossigenazione; in bocca in equilibrio, tannini in
evidenza e gi a buon punto di integrazione, una beva classica, buona la Pai finale = 88/100
e) DOMENICO CLERICO
Vino Barolo Pajana Docg 2004
porpora scuro; naso di bella intensit ” fruttuoso, con note di tabacco, cioccolato; in bocca concentrato, tannico, ha una buona spalla acida. Un barolo ” moderno ” fuori dagli schemi tradizionali, lunga la Pai = 88/100
f) AZIENDA SILVANO ED ELENA BOROLI
Vino Barolo Docg 2004
rosso rubino, con leggeri riflessi aranciati; naso accattivante, di bella pulizia ed eleganza; in bocca leggermente tannico, ha una buona bevibilit : un buon prodotto ben vinificato, con una lunga Pai = 87/100
g) AZIENDA PIANFIORITO
Vino Albugnano Superiore 2006
Bel rubino in tonalit chiara e trasparente, naso pulito con una buona speziatura di fondo; in bocca armonico, godibile,
giustamente caldo, i 14,50 di alcol non si avvertono= 86/87
CONCLUSIONI FINALI
Una annotazione su tutte : il nebbiolo un vitigno che mi piace definire ” femminile “, in quanto gioca le sue migliori caratteristiche proprio sull’eleganza, la finezza, il portamento signorile : i nebbioli valtellinesi sono molto piu’ chiari di colore, ma hanno dei profumi e delle intensit olfattive piu’ accentuate rispetto ai cugini del Piemonte, ed in alcuni casi sembrano essere un ” tantino ” magri di corpo;
i nebbioli zona basso piemonte quali Barolo, Barbaresco ecc. hanno generalmente colore molto piu’ carico, intensit olfattive meno marcate ed eleganti, ma con un corpo piu’ sostenuto e ben strutturato. Un comune denominatore a tutti i miei assaggi : in rarissimi casi la qualit riscontrata stata di basso livello : anzi…..!
Poi come dicevo ad un produttore presente al nostro tavolo, la sera del benvenuto, ci che a mio avviso rende GRANDE un vino la sua longevit negli anni : quando un vitigno come il nebbiolo, riesce a generare vini che superano abbondantemente i 30/40 e piu’ anni, allora possiamo parlare di GRANDE vitigno/vino, alla pari dei piu’ grandi premier cru’ di Francia.
Devo annotare che il desiderio di questa mia trasferta in terra di Valtellina, scaturita dalla degustazione di una ” Vecchia Bottiglia ” di
Sassella annata 1969, ( al link: https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=3492 )
che mi ha fatto innamorare di questi vini cosi’ eleganti e di classe, capaci di sfidare il tempo, come pochi nel Mondo, quindi un approfondimento della tipologia era quanto mai desiderato, e di questo ringrazio gli amici del Consorzio, ivi compreso l’enologo Claudio Introini., per avermi chiamato.
Sono ritornato alla base con un grande senso di appagamento e soddisfazione degustativa.
Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici vini della Valtellina, vini ” strappati ” letteralmente alle rocce della montagna, che sicuramente sapranno regalarci enormi soddisfazioni degustative, nell’immediato ma anche tra molti e molti anni a venire.
Roberto Gatti
29-03-2009
P.S. ) Conservo gelosamente nella mia cantina una bottiglia di Sassella riserva annata 1964 ed a breve la degusterò, riportandone gli esiti su questo stesso sito : ben 45 anni di età, e nel Mondo intero i vini con questa longevità non sono poi cosi’ tanti, in Valtellina ci sono eccome!!
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