Il falso mito del prosecco o del “ prosecchino “

Capita sempre piu’ spesso di sentire al ristorante, da parte di coloro che non lo dovrebbero, in occasioni di cerimonie e/o cene organizzate, quando i vini sono già stati selezionati dagli organizzatori stessi, a fronte della legittima e semplice domanda “ Mi scusi di che vino si tratta ? “, per il solo motivo che quel vino è frizzante, ( rispondere ) “ Un prosecco “ , quando va bene, se non addirittura “ un prosecchino “ !!

 

Ormai nell’immaginario collettivo, dei non preparati in materia, l’associazione piu’ semplice è :

frizzante, bollicine e botto = prosecco / prosecchino !

 

 

Mi è capitato lo scorso anno , in una prestigiosa cantina di Marsala, durante un pranzo ci è stato servito uno spumante metodo classico siciliano, alla mia domanda intesa a conoscere il nome della cantina produttrice, “ di che vino si tratta ? “ mi sono sentito rispondere : “ Un prosecco “.

 

( champagne vs prosecco, confronto improbabile ) 

Pochi giorni fa, in altro ristorante, in provincia di Modena, alla stessa domanda per conoscere la tipologia di vino servito ai commensali, mi sono sentito rispondere : “ Un prosecco “, si trattava invece di un trebbiano spumantizzato, molto buono di una azienda di Castelvetro !

Potrei continuare a lungo, con esempi e casi realmente toccati con mano, non chiedo che tutti siano super preparati, ma leggere le etichette, prima di servire un vino, non credo costi fatica o sacrificio.

Il personale delle strutture ricettive andrebbe preparato con un minimo di conoscenze ed informazioni a tema, onde evitare spiacevoli figure e soprattutto fare disinformazione nei confronti del pubblico, che ha tutti i diritti ad essere informato correttamente !

Oggi con l’aiuto del web è molto facile, diretto e gratuito, informarsi correttamente e soprattutto fornire giuste informazioni ai clienti, la responsabilità di tutto questo è dei titolari delle strutture in primis, in second’ordine degli stessi adddetti ai lavori a contatto con il pubblico !

Non possiamo e non dobbiamo svilire un metodo classico con un prosecco, o un ottimo moscato fiori d’arancio dei Colli Euganei sempre con la stessa litania chiamata prosecco !

 

RG

 

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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