Si rafforza in Russia la lotta alla contraffazione dell’Asti Docg, dopo l’incontro avvenuto tra i funzionari russi ed i rappresentanti della Docg astigiana.
Dopo avere scoperto in Russia una lattina riportante la scritta Asti Docg, il Consorzio ha chiesto ed ottenuto un incontro con funzionari del Ministero dell’Agricoltura e delle dogane russe, per mettere a punto un protocollo comune in modo tale da aiutare i funzionari russi a contrastare il fenomeno della imitazione / contraffazione.
Una copia del disciplinare di produzione è stato tradotto in russo e consegnato ai funzionari doganali, al fine di porre l’accento sulle peculiarità delle confezioni di vini Asti docg, ovvero: il confezionamento in vetro, le diciture in etichetta e la presenza obbligatoria della fascetta ministeriale sul collo della bottiglia, spiegando agli stessi che semplicemente inserendo nel sito del Consorzio il codice univoco presente su ogni fascetta è possibile ottenere i dati di tracciabilità, permettendo così il confronto con quanto riportato in etichetta.