Non un comune vino italiano, ma uno dei più rari e costosi. Una storia per certi versi strana e curiosa che ha come sfondo una zona non propriamente conosciuta per la sua vocazione vinicola: la Maremma. Stiamo parlando di uno dei pesi massimi dei vini italiani: il Bolgheri Sassicaia, nato dalla geniale intuizione di impiantare il Cabernet Sauvignon in Toscana e de suo invecchiarlo in barrique, prima che questa tecnica si diffondesse tra i viticoltori.
Tutto nasce grazie al marchese Mario Incisa della Rocchetta, un gentiluomo piemontese che dopo l’armistizio decise di ritirarsi in Toscana nella tenuta della moglie Clarice della Gherardesca. Ed è proprio su quelle colline toscane che Incisa decise di realizzare un vino di qualità del calibro dei quotatissimi Bourdeax francesi.
Incisa non era nuovo al mondo del vino: proveniva da una famiglia di viticoltori astigiani, anche se fino a quel momento si era dedicato a tutt un altro ramo, i cavalli. Nel 1930 Incisa aveva creato, insieme a Federico Tesio, una delle scuderie di galoppo più prestigiose d’Italia, la Dormello Olgiata.
Il primo vigneto di Cabernet Sauvignon fu impiantato ai piedi della rocca di Castiglioncello, ma il vino ottenuto non ebbe molto successo. Il marchese non si arrese e impiantò un secondo vigneto a Bolgheri in una zona chiamata Sassicaia. Il vino fu un successo, coronato con un articolo del Veronelli su Panorama. Quest’articolo attirò l’attenzione dei marchesi Antinori che decisero di occuparsi della distribuzione di questo vino, che all’epoca non era Doc e tantomeno nobile. Nobile però era il prezzo, in quanto il Bolgheri Sassicaia era venduto più delle riserve del Chianti Classico. Con l’avvento dei marchesi Antinori il processo di vinificazione e di maturazione in barrique fu affidato al padre della nuova enologia italiana, Giacomo Tachis.
Successivamente, al Cabernet Sauvignon è stata aggiunta una percentuale (non superiore al 20%) di Cabernet franc che dona carattere e personalità a questo vino d’autore, che, per legge, deve essere sottoposto ad un invecchiamento di minimo 24 mesi. Di questi, almeno 18 in botti di rovere e almeno 6 in bottiglia.
Per fortuna il Bolgheri Sassicaia non si trova solo nelle classica enoteca sottocasa, ma grazie anche allo sviluppo dell’enoteca VENDITA VINI ONLINE
si possono scovare annate preziosissime.
( Fonte Comunicati123.com )