Al convegno di Torrazza Coste i timori del settore dopo la bufera giudiziaria La Cantina: pronto il saldo 2013. L’assessore regionale: l’Oltrepo lavora bene
TORRAZZA COSTE. L’Oltrepo dei vini reagisce alla bufera scatenata dall’inchiesta sulla presunta frode in commercio. Lo stato d’animo dei viticoltori è diviso tra la preoccupazione che l’indagine possa avere ripercussioni sul pagamento delle uve e la voglia di andare avanti e proporre a testa alta i loro prodotti.
Un attestato di fiducia arriva anche dall’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni Fava: «Non generalizziamo: in Oltrepo la gente lavora seriamente», ha detto al convegno “Oltrepo vino di qualità verso Expo e nuovi mercati”, tenuto al centro vitivinicolo di Riccagioia. Inevitabile che i discorsi in sala cadano sull’inchiesta che ha toccato una sessantina di produttori e l’azienda Terre d’Oltrepo che gestisce la cantina sociale di Broni-Casteggio. «Si tratta di una questione circoscritta – continua Fava – è chiaro che è una pubblicità abbastanza negativa, ma non bisogna generalizzare in un territorio che sta tentando di darsi un’immagine nuova: ci auguriamo che la giustizia sia rapida». Nella sala gremita da un centinaio di spettatori oltre a operatori del settore ci sono anche i soci di Terre d’Oltrepo (sono 600 in totale).
«Abbiamo paura che saltino i pagamenti, chiediamo di essere tutelati, perchè in questa vicenda noi non c’entriamo nulla», commenta un viticoltore che preferisce restare anonimo. «Abbiamo timore che non ci paghino: è stata una brutta pubblicità, ma adesso i consiglieri della cantina ci dicano qualcosa». Ma su questo punto interviene il presidente della cantina Terre d’Oltrepo Antonio Mangiarotti: «Entro la fine del mese viene saldato il 2013, per il resto non ho letto i verbali quindi non posso fare nessuna considerazione». «Vogliamo valorizzare – commenta Fabiano Giorgi presidente Distretto del vino di qualità dell’Oltrepo Pavese – le eccellenze come pinot nero e bonarda e l’immagine dei produttori di qualità e di filiera dell’Oltrepo perché il nostro concetto di vino va dall’uva alla bottiglia. Sabato abbiamo un consiglio in cui esprimeremo il nostro parere». «Il danno subito come immagine è grande, ma l’Oltrepo è anche eccellenza», dice Davide Calvi viticoltore e presidente Cia Pavia. «Come consorzio parliamo di aziende che sono alla ricerca di qualità anche con il piano Ocm (con finanziamenti per i produttori) – commenta il presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepo Emanuele Bottiroli – mi auguro che, con celerità, le indagini facciano il loro corso». L’inchiesta della procura di Pavia prosegue con l’esame della numerosa documentazione cartacea e informatica acquisita. I due indagati, il direttore e una dipendente di Terre d’Oltrepo saranno interrogati nei prossimi giorni.
( Fonte http://laprovinciapavese.gelocal.it/)