Raccolgo condividendone i contenuti, uno spunto di un addetto ai lavori, l’enologo / winemaker Stefano Parisi, il quale ci parla dei ” vini naturali ” con competenza e cognizione di causa. Molto spesso non mi trovo d’accordo, anche perchè è molto difficile ragionarci, con i ” talebani del naturale “, i quali osannano i vini a loro dire naturali e demonizzano i vini normali o convenzionali, sono contrario per natura agli estremismi. Buona lettura
” Ho prodotto vini per 70 aziende in Italia ed all’estero. Ho iniziato da piccolo viticoltore e produttore di vino nel ’78 ed ho prodotto 70.000 bottiglie in Chianti, Chianti Classico e Montalcino……
Poi mi hanno chiamo a fare il Presidente di commissione del Chianti ed il Commissario in commissioni del Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano ecc….Poi il direttore d’azienda (che non volevo fare) l’enologo ed infine il consulente in giro per il mondo. Volevo rimanere nel mio mondo di viticoltore e piccolo produttore ma per il piacere di aiutare gli altri e veder nascere dei vini di pregio, sono impegnato in molti progetti.
Viviamo nell’era dei media e del marketing dove tutto è veloce e ci fanno credere qualsiasi cosa. Il mondo e l’Italia in particolare sta affrontando una crisi identitaria mai vista prima. Facebook, Twitter ed Instagram ci bombardano di contenuti e sul vino oramai c’è di tutto.
Da Enotecnico degli anni ’90, Enologo laureato con 110 e lode e vignaiolo con 41 annate all’attivo – non posso tacere.
I vini naturali “non esistono”!!! Esiste una confusione enorme tra eco-sostenibilità e rispetto della natura e il vino naturale.
Perché? Perché il vino naturale è aceto.. punto!
Senza l’uomo non esiste vino.
Perché è naturale il legno che conferisce al vino un tannino “non” dell’uva? No, non lo é neanche se il legno è certificato Biolgico.
È naturale l’acciaio dove il vino è sempre “incazzato” per la presenza di moti convettivi? No non lo é.
Insomma neanche l’uva Biologica o Biodinamica è naturale perché ciò che si usa (prep. 500, 501 ecc.), è frutto dell’ingegno dell’uomo e non della natura.
Solo l’uva da viti spontanee è naturale ma solo con l’idea di farci un vino, già siamo nella manipolazione quindi non è più naturale.
Da 30 anni sono un sostenitore e praticante del Biologico, Bio-Dinamico e del Vegan ed ho a cuore l’ambiente in cui vivo e voglio lasciarlo intatto ai miei figli. Così come ciò che respiro, mangio e bevo.
Ma non scherziamo però confondendo il sacro con il profano. Conosco la Chimica e le Biotecnologie bene e posso capirne le dinamiche per prevenire problemi, non per usarle. Se il 30-40% dei vini naturali è difettoso o ha deviazioni olfattive, spiegatemi il perché. Forse perché sono produttori o tecnici senza cognizione di causa o improvvisati? Magari tecnici che hanno fiutato la moda e dalle carte sono passati a fare i consulenti Vin-naturisti?
Facciamo invece vini sani, puliti, eco-sostenibili e non gli estremisti. Ci vuole chi con umiltà la gavetta l’ha fatta in vigna e cantina da una vita e mai ha smesso di imparare.
Coerenza….tanta coerenza serve.. ???”
di Stefano Parisi
( le foto sono tratte dal diario Facebook di Stefano Parisi )