Home News I vini che berremo: l ‘eccellenza arriva dal Sud

I vini che berremo: l ‘eccellenza arriva dal Sud

 


 


 


ROMA -settembre – Il vino che verrà? Buono in media, con poche punte di eccellenza che riguarderanno i prodotti del sud. Così Giuseppe Martelli, direttore generale dell’ Associazione enologi enotecnici italiani, si esprime sulla vendemmia 2008 che dovrebbe chiudersi con 46 milioni di ettolitri di vini e mosti prodotti ed un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, la seconda più scarsa dal 1950 con 42,559 milioni di ettolitri.


 


«Siamo di fronte ad una vendemmia che divide l’Italia in due», precisa Martelli ma, mentre «lo scorso anno era il Centro-Sud a registrare una produzione fortemente deficitaria, quest’anno si verifica un capovolgimento». Le prime stime «danno un leggero decremento nel Centro-Nord – afferma Martelli – ed un deciso incremento nel Centro-Sud, ad eccezione della Sardegna». Al Nord il decremento maggiore dovrebbe interessare la Lombardia, con un calo del 10% (a 990.000 ettolitri) sulla produzione di vini e mosti rispetto al 2007, mentre è stimata al 5% (a 2,59 milioni hl) la flessione in Piemonte, così come in Friuli Venezia Giulia (a 980.000 hl). In Trentino Alto Adige (1,22 milioni hl), Veneto (7,8 milioni hl) ed Emilia Romagna (6,25 milioni hl), invece, Assoenologi si attende una produzione vitivinicola stabile rispetto alla vendemmia 2007.


 


Tutte in crescita le previsioni della vendemmia 2008 per il Centro-Sud, con l’unica eccezione della Toscana, per cui Assoenologi prevede un calo del 5% (a 2,68 milioni hl), e della Sardegna, stimata in flessione del 20% (a 690.000 hl). L’incremento produttivo più alto è previsto in Sicilia ( 55% a 7,09 milioni hl). Buona la previsione anche in Puglia ( 10% a 6,23 milioni hl) e in Campania ( 10% a 1,820 milioni hl). Al Centro, spicca l’incremento delle Marche ( 25% a 950.000 hl), seguito dal 15% dell’Abruzzo (a 2,53 milioni hl) e dal 10% del Lazio (a 2,02 milioni hl).


 


Nonostante l’andamento bizzarro delle condizioni climatiche, però, secondo Martelli la qualità della vendemmia 2008 «è complessivamente buona, con diverse punte di ottimo soprattutto per i vini bianchi e le uve base spumanti al Nord e per tutte le tipologie al Centro-Sud». Riguardo alla qualità dei vini rossi, tutto dipenderà dall’andamento climatico di settembre, visto che il pieno della vendemmia avverrà nella seconda metà del mese. «Se sarà caratterizzato da giornate ricche di sole, scarse di pioggia e con buone escursioni termiche notturne, potranno raggiungere livelli assai interessanti, in caso contrario – precisa Martelli – ci dovremo accontentare di un’annata buona ma senza particolari picchi».


 


( Fonte Il Messaggero )