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I premi speciali del Gamberorosso

Vini d’Italia 2015. I Premi Speciali

 

Non solo Tre Bicchieri: ci sono i premiati regione per regione e poi ci sono i riconoscimenti che celebrano i migliori vini e le migliori cantine in tutta Italia. Sono i Premi Speciali e ve li raccontiamo qui, nella nostra anteprima.

Ecco di seguito l’anteprima dei vincitori dei Premi Speciali – vini, cantine e viticoltore – con le relative motivazioni. 9 i riconoscimenti assegnati: per i migliori vini di ogni categoria, bianco, rosso, bollicina e dolce, per le migliori cantine e viticoltore, senza dimenticare un’attenzione particolare per le nuove realtà e per il rapporto qualità/prezzo e per la viticoltura sostenibile.

 

 

Rosso dell’Anno: Barolo Villero Ris. ’07 – Vietti

L’azienda di Castiglione Falletto ci aveva già abituato a performance straordinarie ma mai come quest’anno il Villero ci è sembrato ricco ed elegante al naso, dotato di una struttura gustativa fitta e avvolgente, caratterizzata da fitti tannini setosi e da equilibrata freschezza. In una parola, commovente.

 

Bianco dell’Anno: Trebbiano d’Abruzzo Vigne di Capestrano ’12 – Valle Reale

Per il bianco ci siamo spostati più a sud: è l’Abruzzo a detenere la corona con un Trebbiano dai profumi nitidi di camomilla e zagara, che all’assaggio si è rivelato pieno e nervoso, già sfaccettato anche se ancora giovanissimo. E oltre ad essere strepitoso, è frutto di agricoltura biologica.

 

Bollicine dell’Anno: Brut Classico Nature – Monsupello

L’Oltrepò Pavese, in crescita costante e ormai realtà consolidata del panorama vitivinicolo italiano, si aggiudica il premio con lo spumante più emblematico dell’azienda Monsupello: rapporto qualità prezzo imbattibile, l’ultimo dégorgement profuma di fiori e anice stellato, è secco, nitido e preciso, sapido e ricco, da bere a fiumi.

 

Dolce dell’Anno: Vin Santo di Carmignano Ris. ’07 – Tenuta di Capezzana

È uno dei più affascinanti della Toscana, un vino di straordinaria complessità ed eleganza, profondo, appagante e persistentissimo.

 

Cantina dell’Anno: Tenuta Sette Ponti

Sempre in Toscana, per la precisione a Castiglion Fibocchi (AR), abbiamo individuato la cantina dell’anno, icona della dedizione alla viticultura di qualità. La sua visione dei mercati e dei territori, in Toscana come in Sicilia, ha portato Antonio Moretti a raggiungere traguardi di eccellenza in ognuna delle sue aziende.

 

Rapporto Qualità/Prezzo: Custoza Sup. Ca’ del Magro ’12 – Monte del Frà

Quest’anno, il vino imbattile per qualità-prezzo è veneto. Una bottiglia di vertice nella sua denominazione:profondo negli aromi di frutto bianco e zafferano, in bocca rivela corpo solido e una sapida lunghezza, il tutto a un prezzo a dir poco amico.

 

Viticoltore dell’Anno: Giuseppe Gabbas

Ci spostiamo sulle Isole, a Nuoro, per il premio al viticoltore. Uomo di pochissime parole, produce vini che, invece, hanno tanto da dire e stanno segnando un tracciato importante nella produzione del Cannonau di Sardegna. Giuseppe è un viticoltore vero, che ama la campagna e le sue vigne. È il vignaiolo per eccellenza.

 

Cantina Emergente: Tiare – Roberto Snidarcig

Una piccola azienda che in pochi anni ha saputo crescere in qualità e si sta costruendo una solidissima reputazione con i suoi vini del Collio, non solo in Italia ma anche oltre i confini nazionali.

( ne ho scritto recentemente al link : https://www.winetaste.it/il-sauvignon-italiano-che-si-e-piazzato-al-primo-posto-sui-751-in-concorso-a-bordeaux/ )

 

Viticoltura Sostenibile: Barone Pizzini

Concludiamo la nostra panoramica con il premio cui il Gambero Rosso è particolarmente sensibile e impegnato in prima fila. Basta visitare la nuova e modernissima cantina in bioarchitettura e i vigneti gestiti in regime biologico e biodinamico per capire quanto questo riconoscimento sia meritato.

 

 

( Fonte Gamberorosso )