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I diritti di reimpianto siciliani devono rimanere in Sicilia

Riporto volentieri questo scritto reperito in rete, condividendone i contenuti, dell’enologo marsalese Luciano Parrinello, una persona dalla lunga esperienza vitivinicola ultra quarantennale !

Oltre ad essere un bravo enologo Luciano è una brava persona ed un caro amico !

Buona lettura

Roberto Gatti

 

 

“Pensavo a come evitare in parte alla vendita di terreno viticolo per consentire agli acquirenti fuori Sicilia , di trasferirsi ed impadronirsi della nostra ricchezza vitivinicola.

Considerata la gestione dei terreni , nelle mani di persone stanche di questa gestione vile e offensiva per il lavoro svolto , senza alcun reddito , con gli anni che si portano sul groppone , vicino ai 60 anni di media.

 

Prossimi alla pensione , e quindi con l’unica alternativa di vendere “falsamente” terreno e diritto di impianto , con successivo riacquisto , senza alcun diritto di rimpianto viticolo , perché non consentire a chi vuole trasferire in un prossimo futuro ( anche tra 20 anni) la possibilità di poter reimpiantare vigneti senza perdere il diritto acquisito da generazioni? Perché limitare la scadenza con la perdita del diritto ? Sono banane che marciscono?

E se un domani i miei figli o nipoti volessero ritornare a fare i contadini? Perché togliere loro questa possibilità? Di certo avrebbero più ricchezza di quei pochi euro che già oggi non valgono più nulla.

E non mi dicano che non è possibile perché blu blu blu blu bla bla. Sono i politici corrotti che continuano a far leggi insensate. Smettiamola. Lasciamo libero il cittadino di decidere il futuro dei propri figli. I diritti di reimpianto devono essere lasciati nella loro disponibilità.

Devono decidere loro di che morte morire.

Scusate se sono incazzato ma di questo passo la viticoltura siciliana andrà estinguendosi al sud per rinvigorire  quella del nord.

In bocca al lupo ai viticoltori siciliani.

Luciano Parrinello “

 

P.S. ) Consiglio una lettura di approfondimento sul tema al link :

 

 

http://venetoblog.corrieredelveneto.corriere.it/2016/07/07/la-truffa-dei-vigneti-di-carta-siciliani/

 

 

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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