Riporto i suggerimenti di un ristoratore pugliese in tema di vini, specificando che oggi i vini pugliesi posizionanati a livelli di eccellenza sono molti di piu’, ne aggiungo qualcuno di cui ne conservo buon ricordo ( ma non tutti perchè l’elenco si allungherebbe a dismisura ).
Buona lettura
Roberto Gatti
Azienda I Pastini Vino Rampone Fiano Minutolo
Azienda Torrevento Vino Vigna Pedale Nero di Troia
Azienda Le Vigne di Sammarco Vino Nottetempo Chardonnay
Azienda Vinicola Savese di Picchierri Vino Tradizione del Nonno Primitivo di Manduria
Azienda Plantamura Primitivo di Gioia del Colle Etichetta nera
Azienda Agricola Cannito Vino Scuso Sannita Blend 3 vitigni pugliesi
Azienda Le Vigne di Sammarco vino Malvasia nera
Azienda Polvanera vino Primitivo 16
Azienda Ferri vino Memor Primitivo di Gioia del Colle
Agricola Pliniana vino Messapo Primitivo di Manduria dolce Naturale
Oggi vi consigliamo cinque fra i migliori vini pugliesi per un pasto completo, dall’antipasto ai dolci, grazie ai suggerimenti di Vincenzo Madama, titolare di uno dei ristoranti più suggestivi di Puglia, il Falso pepe di Massafra.
Uno dei PRODOTTI tipici della Puglia che è sempre un regalo gradito (a meno che non siateastemi) e può rappresentare benissimo la nostra terra è il vino. Per cantine e tipologie di vini c’è l’imbarazzo della scelta. Proprio per questo ci siamo rivolti a Vincenzo Madaro, somelier e titolare del RISTORANTE – enoteca Falso pepe di Massafra. Nel cuore del centro storico della cittadina tarantina e a ridosso di quel grande balcone naturale che è la gravina San Marco e con dirimpettaio illustre il castello normanno, il “Falso”, così chiamato dai clienti abituali, dispone di una carta dei vini molto interessante, tanto che è stata di recente premiata come la MIGLIORE di Puglia per il 2014 dalla guida La Puglia è servita edita dalla Tirsomedia di Vittoria Cisonno. Con circa trecento referenze si attesta fra i migliori ristoranti pugliesi con un profilo certamente medio alto. Ecco i cinque vini che secondo Vincenzo Madaro non potete perdere per una cena o pranzo da gran festa del NATALE 2014.
1. Spumante Gran Cuvée delle cantine d’Araprì
Per aprire un pasto è l’ideale, perfetto per l’aperitivo, soprattutto se si tratta di crudo di mare. Prodotto con il metodo classico pugliese il Gran Cuvèe è lo spumante più particolare e di maggiore impatto organolettico della cantina sanseverese. Invecchiato lungamente, ogni bottiglia riposa almeno 60 mesi, racchiude aromi complessi ottenuto da tre diversi tipi d’uva: Bombino Bianco, Pinot nero e Montepulciano. È un vino di grande vivacità. Ogni bottiglia riposa minimo sessanta mesi al riparo da luce e correnti d’aria.
2. come d’incanto cantine carpentiere
Abbinamento perfetto per l’antipasto. I suoi vigneti nella ZONA a denominazione di origine di Castel del Monte a Corato sono producono Nero di Troia al 100% vinificato in bianco. La sua scheda tecnica lo definisce come “un vino complesso e deciso pur conservando una elegante freschezza. La sua incantevole ricchezza aromatica spazia DALLE note agrumate a quelle di mora selvatica, dai sentori di melacotogna a quelli di zucchero a velo con spiccate sensazioni di miele. Polposo e minerale”. Gradazione 14°.
3. Rosato Metiusco cantine Palamà
Per il primo piatto, un rosato. Il metiusco è un vino salentino ottenuto da uve selezionate dalle più importanti varietà di Negroamaro coltivata ad alberello in località Cutrofiano in provincia di Lecce. Dal colore rosato vivo, dal gusto armonico e dal profumo fruttato intenso. Gradazione 13°.
4. Es di Gianfranco Fino
Se avete in mente un secondo importante tipo brasato o un arrosto questo è il vino che fa per voi. È un primitivo di manduria. La vendemmia di quest’uva avviene dopo un lieve appassimento delle stesse sulla pianta, raccolta a mano in cassette di plastica con attenta selezione dei grappoli, trasporto in camion con cella isotermica. Da diversi ANNI ormai fa incetta di premi nazionali è ormai nella top ten dei vini italiani a pieno titolo.
5. Primitivo passito dolce di attanasio
Dulcis in fundo, il vino da dessert. Il Primitivo dolce delle cantine Attanasio è una prelibatezza per pochi. È ottenuto solo in particolari annate asciutte che permettono di prolungare l’appassimento fino ai primi giorni di ottobre. Questo vino risulta essere profondo e fruttato, con un bouquet complesso che va da i fichi secchi a ricordi di ciliegia nera e anice, il colore è rubino concentratissimo e viscoso. Sviluppo gustativo costante e a intensità crescente, note di lampone, di confettura di ciliegia e prugna, speziatura scura di china. Nella tradizione della famiglia, i grappoli venivano tagliati e riposti ad asciugare su un letto di erba secca preparato ai piedi del ceppo per ottenere un vino dolcissimo che in passato si serviva in occasione delle feste e delle ricorrenze più importanti accompagnandolo a tipici dolcetti di mandorle. Attendi a non abbusarne però, la gradazione alcolica è di 21,5° per un FINE pasto col botto.
( Fonte pugliain.net/ )