Produttori francesi temono rischio per denominazioni d’origine
(ANSA) – PARIGI, 19 LUG – L’Icann, l’organismo mondiale incaricato di regolamentare il nome dei domini internet, ha dato un mese di tempo al settore vinicolo francese e ai candidati per le estensioni web ‘.vin’ e ‘.wine’, per risolvere il contenzioso che li vede opposti. Al fianco degli ormai tradizionali ‘.com’ o ‘.org’, una serie di nuove estensioni internet si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo del web, come ‘.paris’, ‘.archi’ o ‘.bio’. Circa 2.000 dossier di candidatura sono stati depositati a livello mondiale presso l’Icann.
Alcune estensioni sono state attribuite senza problemi, ma altre sono oggetto di contenzioso, come il ‘.vin’ o il ‘.wine’.
I soli due candidati ad acquisire questi due nomi sono societa’ straniere che non hanno nulla a che vedere col vino. Il settore vinicolo francese teme quindi che le preziose denominazioni di origine patiscano dello sfruttamento commerciale di queste estensioni da parte di speculatori internazionali. Una volta che si e’ vista attribuire un’estensione, una societa’ ha infatti il diritto di declinarla come vuole, anche con nomi di dominio di secondo livello, come ad esempio ‘www.bordeaux.vin’ o ‘www.champagne.vin’.
A Durban, dove l’Icann si e’ riunito dal 14 al 18 luglio, le discussioni ”tra americani ed europei sono state molto tese, si sono affrontate due concezioni radicalmente contrapposte”, scrive in una nota la Confederazione nazionale francese dei produttori di vino di origine controllata (Cnaoc) e la Federazione europea dei vini con denominazione d’origine controllata (Cnaoc). Alla fine, il Gac, il comitato consultivo dell’Icann, e’ riuscito a ”giungere a un compromesso: ora le parti hanno 30 giorni di tempo per trovare un’intesa ”.(ANSA).
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