Cari amici lettori leggo in questi giorni su diversi siti internet di una “ scoperta “ ( del cavolo ?? ) di ricercatori americani che sotto vi riporto: Gli scienziati hanno scoperto che dopo aver mangiato un pezzetto di formaggio, nessuno è più in grado di distinguere un vino di qualità da un altro assolutamente scadente. Questo è quanto riportato su alcuni siti internet, ma è ovvio che ogni alimento di fatto altera l’aroma ed il gusto del vino , tanto è vero che durante lo svolgimento dei Concorsi Enologici nazionali ed internazionali, non viene assolutamente proposto alcun cibo se non pane scondito ed acqua. Questo serve per passare da un vino all’altro e “ pulirsi “ la bocca. Ma noi tutti non stiamo tutta la vita a degustare vini solo in maniera professionale , penso che il vino vada soprattutto bevuto e goduto a tavola con i giusti abbinamenti . Perché allora ci dobbiamo privare del piacere di abbinare un grande vino rosso, con la giusta tannicità , con un grande formaggio stagionato italiano. Mi viene in mente ad esempio un aglianico riserva dell’azienda Torre dei Chiusi ( Torrecuso – Bn ) che ho bevuto all’ ultimo Vinitaly presso lo stand del produttore che ci ha offerto in abbinamento un delizioso caciocavallo stagionato, oppure un formaggio parmigiano-reggiano di 24/36 mesi con un primitivo del salento , un nero d’avola ecc. Io farei una netta distinzione tra una degustazione ufficiale seria ed accademica dove dobbiamo assegnare dei punteggi e formulare dei giudizi, ed una cena conviviale dove in assoluto relax andremo proprio a ricercare i migliori abbinamenti tra formaggio ( e cibo in genere ) e vino. E’ ovvio e risaputo che se uno dei due elementi formaggio-vino è prevaricante sull’altro non ci potrà essere piacere e “ matrimonio d’amore “ ma uno dei due verrà cancellato dalla forza sensoriale dell’altro, in parole povere i contendenti devono essere allo stesso livello ed avere la stessa forza quando entrano nel nostro palato ed ancora prima quando li avviciniamo al nostro naso ( leggasi a tal proposito i miei precedenti articoli ai link : http://www.vinit.net/press/modules.php?name=News&file=article&sid=2721 https://www.winetaste.it/ita/articoli.php ( inserito in data 04-11-05 per accedere a questo dovrete scorrere con la barra laterale piu’ sotto ndr. ) Sicuramente non mi priverò mai di questi abbinamenti formaggio-vino , l’importante è cercare sempre il giusto “ matrimonio d’amore “, qualunque cosa dicano i ricercatori di tutto il mondo, sono fatti loro che non mi riguardano . La mia esperienza personale e quella di moltissimi buongustai ci insegna che sarebbe un vero peccato rinunciare e perché mai dovremmo ? Prosit cari amici lettori con un buon rosso ed un buon formaggio a pasta dura-stagionato, meglio se italiani !! Roberto Gatti Conduttore sito internet : www.winetaste.it Email : contact@winetaste.it
“ RICERCA – FORMAGGI E VINI NON SONO COMPATIBILI.
DAGLI USA ARRIVA UNO STOP ALLA BUONA TAVOLA
I ricercatori dell’University of California a Davis hanno sottoposto ad alcuni sommelier quattro diversi tipi di vino; e poi li hanno sollecitati a provarne altrettanti, dopo otto diversi tipi di formaggio. ” Si sono accorti che il formaggio cancellava quasi ogni tipo di sensazione, compreso l’aroma degli acini e del legno delle botti”, ha scritto la prestigiosa rivista britannica “New Scientist”.
“I formaggi forti cancellavano il sapore in maniera più netta di quelli più dolci, ma i sapori erano comunque annullati. In altre parole, non c’è un’accoppiata vincente per vino e formaggio”.
La responsabilità potrebbe essere del grasso contenuto nel formaggio, che forma una specie di guaina protettiva all’interno della bocca e sulla lingua, attenuando il sottile bouquet del vino; oppure di alcune proteine del formaggio che si legano a quelle del vino, impedendo loro di attivare le ghiandole del gusto. “