Coniugare linteresse biologico della tutela ambientale con le esigenze di mercato è possibile. Ma per arrivare ad un punto di equilibrio è bene ascoltare i suggerimenti dei soggetti coinvolti. È questa lopinione di Edi Sommariva, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la federazione leader nel settore della ristorazione, che si è rivolta al Ministero dellAgricoltura per alcune considerazioni sul fermo pesca. In vista della riunione della Commissione consultiva per la pesca in programma domani mattina per assumere decisioni su questo punto, Fipe ha scritto direttamente al ministro Zaia per suggerisce di limitare il fermo pesca entro le sei miglia dalla costa e, allinterno di singoli compartimenti, di effettuarlo in maniera tale da consentire una rotazione delle singole imbarcazioni.
I ristoranti, e di conseguenza lofferta turistica ha spiegato Sommariva dipendono moltissimo dai piatti a base di pesce fresco proposti al cliente. Concentrare il fermo pesca tutto nel mese di agosto significa mortificare il lavoro di cuochi e ristoratori costretti a ripiegare su un prodotto non italiano o magari di qualità inferiore.
( Fonte Fipe )
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