L’operazione dell’EuropolOPSON XI contro le frodi alimentari, che si è svolta tra dicembre 2021 e maggio 2022, ha portato a un aumento del numero di sequestri di cibi e bevande contraffatti in tutta Europa. Sono state sequestrate quasi 27mila tonnellate di alimenti contraffatti in 26 paesi (*), le cui autorità nazionali, coordinate dall’Europol hanno condotto controlli nelle aree doganali, nei mercati fisici e online e lungo tutta la filiera alimentare per scovare frodi alimentari. In particolare, le operazioni si sono concentrate sulle frodi nei prodotti ittici e su alcol e vino.
In totale sono state sequestrate 26.800 tonnellate di prodotti illeciti. Con 15 milioni di litri, le bevande alcoliche sono i primi prodotti illegali sequestrati, seguiti da cereali e derivati, frutta, verdura e legumi, integratori, zucchero e dolci, carne, frutti di mare, latticini e, infine, pollame. Sono state denunciate alle autorità giudiziarie 137 persone, sono stati spiccati 80 mandati di cattura e sono stati aperti oltre 175 procedimenti penale e 2mila amministrativi. Alla fine dell’operazione contro le frodi alimentari sono state sgominate otto reti criminali.
All’operazione hanno partecipato anche i Carabinieri del Nas, che hanno scoperto un’azienda vinicola che produceva vino sofisticato, con l’aggiunta di acqua e zucchero. Ad altri vini erano stati aggiunti aromi naturali, mentre in alcuni casi, il prodotto aveva una gradazione alcolica inferiore a quella dichiarata dai produttori. Le autorità italiane hanno denunciato i titolari e sequestrato la cantina, 11 autoveicoli e 1 milione di litri di vino.
La Guardia Civil spagnola, invece, ha smantellato una rete criminale che vendeva estratto di gardenia molecolarmente modificata, importata dall’Asia, come zafferano. Le autorità spagnole hanno indagato su tre aziende, arrestato 11 persone e sequestrato 10 tonnellate di estratto di gardenia, che – venduto come zafferano – avrebbe fruttato circa 750mila euro. Quello delle spezie contraffatte è un fenomeno in costante crescita, specifica l’Europol.
Le forze dell’ordine coordinate dall’Autorità portoghese responsabile della sicurezza alimentare e della sorveglianza economica, invece, hanno fatto irruzione in due abitazioni sospettate di essere utilizzate come luoghi per la macellazione illegale e l’arrostimento di suini. L’operazione ha portato al sequestro di 60 carcasse di maialini. I siti non avevano licenza, erano in cattive condizioni igieniche e non veniva effettuato nessun controllo veterinario, tutti requisiti obbligatori. Poiché la carne non poteva essere rintracciata, non soddisfaceva le condizioni minime per il consumo.
L’Italia ha partecipato anche alle operazioni contro le frodi nel settore ittico, insieme a Francia e Svizzera. In particolare, l’attività si è concentrata sulla veridicità delle dichiarazioni di freschezza del pesce. Sono stati raccolti campioni che hanno fornito indicatori di frode, per più efficaci le future ispezioni.
(*) Hanno partecipato all’operazione: Austria, Belgio, Bulgaria, Colombia, Croazia, Cipro, Cechia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Ungheria.
( Fonte il Fatto Alimentare / Foto Europol, AdobeStock )
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