Parlando di bevande, nel piccolo market del mio campeggio in Sardegna, mentre cercavo del pecorino semistagionato, mi sono imbattuto in un prodotto che non avevo mai visto. Un vino in lattina a ridotto contenuto di alcol etilico: lo 0.5%. Non ho grossi problemi ideologici contro le lattine (anche se mi pare siano considerate un sacrilegio nel mondo del vino, dove lmmagine conta moltissimo). Per ora comunque il buon vino lo trovo solo nelle bottiglie di vetro. A dire il vero questo vino, che vedete qui a fianco, non il primo ad essere venduto in lattina (remember Giacobazzi is my wine?).
Per le mie esperienze passate con la birra senza alcol, fatte per puro dovere di sperimentazione scientifica , non mi avevano lasciato molto entusiasta, per dirla con un eufemismo. Insomma, ho comprato la lattina, sempre per dovere scientifico, ma un po perplesso. Cerano anche le versioni rosso e rosato ma anche il masochismo da sperimentazione scientifica ha un limite . Mi sono limitato al bianco.
Non sono neanche sicuro che si possa tecnicamente chiamare vino (magari qualche esperto pu confermare o smentire): guardando letichetta, il vino un ingrediente. Lalcol viene tolto con un procedimento chiamato Spinning Cone Column descritto qui in breve :
http://www.vinoetecnica.it/dettaglio/2384/nuove-tecniche-a-membrana-per-ridurre-il-grado-alcolico/
Se vi state chiedendo che cosa sono tutti quegli additivi, ecco qua:
E202 (Sorbato di potassio) e E211 (Benzoato di sodio) sono conservanti. Probabilmente il contenuto di alcol quasi nullo richiede dei conservanti addizionali per la conservazione del prodotto.
LE330 acido citrico ed ha una funzione antiossidante.
lE442 un fosfatide di ammonio, usato come emulsionante e stabilizzante della miscela.
Ladditivo che mi stupisce di pi la presenza della saccarina (E954) come dolcificante. Forse stata aggiunta per ridurre ulteriormente le calorie (evitando zucchero oltre che alcol), visto che il nome del prodotto richiama quello di varie bevande gassate senza calorie.
E difficile per sostenere, come fa lazienda produttrice, che il prodotto sia totalmente naturale. Non che io abbia una qualche preferenza a priori per il naturale, come sapete bene. A parte che il vino comunque un prodotto delluomo ed tutto fuorch naturale, vi ho mostrato questa etichetta per illustrare come questo termine sia ormai abusato dal marketing, e poich non esiste una definizione legale che stabilisca quando utilizzabile e quando no, ognuno fa un po quello che gli pare.
Il sapore? Beh, diciamo che non lo comprer una seconda volta
( Fonte Dario Bressanini )
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