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DR. JEKYLL E MR. HYDE

 


 


 


Calanchi di Vaiano  ‘ 07  Alcool (% vol)  13,5 


Uve chardonnay  84 /100


 


Azienda:  Paolo e Noemia D’Amico 


Città: Castiglione in Teverina  ( VT )


Via: Località Palombaro 


Tel: 0668134079 


e-mail: info@paoloenoemiadamico.it


 


 


 


Conosciamo tutti la storia del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde. Questo vino a suo modo la ripercorre, con la mitica “pozione” che qui è impersonata dalla “temperatura di servizio”. Il buon Dr. Jekyll è questo Calanchi di Vaiano ´07 degustato ad una temperatura da rosso di corpo (almeno 18°C), il malvagio Mr. Hide è (sempre) questo questo Calanchi di Vaiano ´07 degustato, come scienza di servizio vorrebbe, ad una temperatura di non oltre 13/14 °C. Le (enormi) differenze gusto/olfattive riscontrabili nelle due fattispecie sono presto dette: ad una “corretta” temperatura di servizio il naso è assalito da pungenti note agrumate (limone in primis) e di zenzero, a stento temperate da un accenno di aromatico timo. Ad una temperatura da rosso da “rosso di corpo” il naso è affatto diverso: note di ginestra, di soave minerale, di erbe aromatiche (timo e origano) ed un giusto pizzico di agrume e di ananas giocano ad armoniosamente intrecciarsi e fondersi. La bocca è assolutamente conseguente: sempre Mr. Hide ad una temperatura ritenuta “corretta” per un vino bianco di questa tipologia e Dr. Jekyll ad una temperatura teoricamente più consona ad un grande rosso, con in questo ultimo caso la marcata sapidità tutta declinata in termini di eleganti note minerali (mai puntute) e riscontri di erbe aromatiche che ingenerano una ottima persistenza ed un gran bel fin di bocca. Il vino è “cosa viva” si dice sempre, ed il degustatore, anche il più incallito, gli deve portare rispetto e sapere (e talvolta, come in questo caso, avere l´umiltà di riscontrare) che le “regole” e le “tecniche” sono un substrato conoscitivo imprescindibile ed irrinunciabile per una corretta “scienza” della degustazione, ma quando si affronta una “cosa viva” è ella che detta le modalità per farsi “conoscere”. Per chi è in grado di avere la capacità e l´umiltà di ascoltarle ed intenderle tali modalità, ovviamente: un po´ la differenza che c´è tra il tronfio erudito, sempre ostinatamente fedele alle proprie apodittiche “verità”, e l´umile uomo di cultura e di scienza, sempre teso a comprendere, anche a prezzo di riconsiderare saperi e conoscenze ritenuti assodati ed inconfutabili.


 


( Fonte Maurizio Rosina- sito http:// www.degustare.com )


 


Osservazioni di Winetaste


 


Riprendo e faccio mie le affermazioni del bravo Maurizio Rosina, curatore del sito degustare, che ho sottolineato ed evidenziato in corsivo, alle quali aggiungo il concetto, verificato e sperimentato sul campo , presso gli stabilimenti della Riedel austriaca, che il bicchiere di forma diversa ci farà percepire sensazioni gusto/olfattive completamente diverse, e per questo Vi consiglio una lettura al link:


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=4134


che credo sarà molto esaustivo sullargomento. Daltronde sarà un esperimento che possiamo tranquillamente portare a termine dentro le pareti di casa nostra, senza troppa fatica e difficoltà.


Buone degustazioni


Roberto Gatti