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Di Vini nel Mondo e della peggior essenza della Spoletinità……


 


Un lettore ci segnala la sua esperienza con un gestore di locale un po’… ‘sciacallo’[Commenti]


Si sente spesso parlare, a volte a ragione altre a torto (vedasi il caso che sto per citare), di come la responsabilit dell’immobilismo imperante nella nostra citt, sia da imputare in toto ai nostri amministratori che nulla hanno fatto negli anni per dare a Spoleto la visibilit ed il lustro che meriterebbe.
A tutti quelli che la pensano cos, a volte mi ci metto anche io per carit, voglio raccontare ci che accaduto al sottoscritto, che per fortuna (mica tanta…) ha condiviso l’esperienza con un



nutrito e consistente numero di altri malcapitati. Sabato 4 Giugno, pre-notte bianca, Spoleto gi invasa di persone, atmosfera magica, limitante sarebbe stato chiudersi dentro un ristorante, perdendosi un 
tal spettacolo di gente, colori, suoni, odori, un’immagine atipica di un Centro come sempre lo si vorrebbe vedere.
Decido di prendermi un aperitivo, bello spazio, arredamento spartano ma invitante, musica e manco a dirlo fiumana di gente. Faccio la mia fila alla cassa, ordino una bottiglia di vino economico ed un 
tagliere per due. Pago…bottiglia di vino da discount 12 euro – tagliere 25 euro: totale 37 euro! Tagliere: 2 fette mortadella, 2 capocollo, 2 porchetta, 2 salame, 4 crostini mini, 4 striscioline di pizza bianca.
Perch? Qual il motivo che spinge un gestore di un’attivit commerciale ad approfittarsi in tal maniera della situazione? Troppo facile pensare all’incasso, pur consistente che sia, di una sola serata, senza pensare a quanto la citt risenta di queste scelte, che vanno s a gravare sui visitatori ma che indirettamente colpiscono un’immagine di Spoleto che in tutte le maniere si cerca di preservare e rilanciare. Emerge in tali occasioni, la vera essenza della spoletinit, che non , come tanti suppongono e vogliono far credere, di natura colta, aperta ed internazionale, quanto piuttosto provinciale, bigotta e ottusa!
Il Signor Casali, che tanto ha fatto e continua a fare per la citt, dovrebbe essere al corrente di queste situazioni e di chi lucra in maniera criminale su di una manifestazione come Vini nel Mondo, che un bene imprescindibile da tutelare e preservare, evitando tali scempi, che finiscono con l’infangare il nome di Spoleto!
Il gestore in questione, oltre a dover baciare dove il Signor Casali cammina, oltre a vergognarsi per il suo comportamento criminale da sciacallo, oltre ad essere boicottato in futuro da quanti come me hanno fruito di un tal servizio, dovrebbe farsi un bel girettino in citt come Perugia, vedere come i 
commercianti del centro si comportano durante manifestazioni come Umbria Jazz, per poi ridistribuire sottoforma di cena offerta alla collettivit quanto impropriamente accaparrato.


Lettera firmata


( Fonte Spoletonline )


 


Commenti dei lettori


Commento scritto da bruno farroni il 06 Giugno 2011 alle 13:41
condivido quello che viene scritto ma a volte mi chiedo perch faccia notizia solo questo e non magari che qualche gestore si comporta nel modo giusto, dico sempre che le critiche aiutano a crescere ma non autodistruggiamoci, giornalisti e gestori di locali.



RISPOSTA: caro Bruno, il perch semplicissimo: un gestore che si comporta nel modo giusto fa semplicemente il proprio dovere, al pari di un giornalista che racconta la verit che ha visto e controllato. I gestori sciacalli e i giornalisti cani fanno notizia perch producono un disservizio, sulle spalle della gente e a danno dell’opinione pubblica.

Ciao



Daniele



 


Commento scritto da Bevi che ti passa il 06 Giugno 2011 alle 14:06
Siamo sempre noi…

Vi racconto un aneddoto vissuto in prima persona dal sottoscritto.

Primi anni 90, Festival dei Due Mondi, lavoravo presso palazzo Campello che, durante il periodo del Festival, diventava la residenza della famiglia Menotti ed ospitava lufficio pubbliche relazioni.

Ricordo ancora lo sconforto che suscit il ricevimento di una fattura, da parte di un noto fiorista spoletino, dellimporto di circa 20 milioni di vecchie lire come conto per gli addobbi floreali per un paio di serate di gala nel palazzo stesso e per qualche mazzo di fiori per gli artisti. Il bello, poi, era che buona parte degli addobbi veniva eseguita con fiori ed arbusti autoctoni reperiti non si sa dove ma, sicuramente, a costo zero!!

Ho riportato solo un episodio ma a quei tempi di speculazioni come questa da parte di commercianti spoletini che affondavano a piene mani nelle tasche apparentemente gonfie del Festival ce ne furono fin troppe e tutti sappiamo come finita la favola.



Morale: Spoletini, magnate finch dura! 




 


Commento scritto da Sandro Fumini il 06 Giugno 2011 alle 14:41
Fortunatamente si tratta di casi isolati, mi dispiace per il signore che incappato in tale meschinit, ma va anche detto che la gran parte dei gestori ha lavorato in modo assolutamente onesto. Non indicherei il fenomeno come “spoletinit”; che dire allora dei mille euro a notte richiesti dagli albergatori di Roma in occasione dell’evento di circa un mese fa, e dai prezzi impossibili che vengono costantemente applicati in altre e ben conosciute citt d’Italia dove la carenza di turisti non mai esistita? Il furbetto c’e’ sempre, ma, come gi detto da Bruno, non criminalizziamo per favore l’intera categoria. 



 


Commento scritto da INDIGNATO il 06 Giugno 2011 alle 15:33
Comprendo le leggi che impediscono di riportare (come sarebbe giusto) il nome del locale, comprendo le vigenti norme sulla pricacy, rimango per soddisfatto a met da questa “denuncia”….. tutti (commercianti onesti in primis) dovrebbero sapere i nomi di questi sciacalli. 

la sola medicina per questi personaggi sarebbe ricevere un boicottaggio da parte della propria clientela….caro commerciante furbo, fai pure il “dritto” per un giorno, gli altri se fosse per me li passeresti con la serranda chiusa !! Questi commercianti sono quel fattore che rende Spoleto un paesotto provinciale, purtroppo con buona pace di tutti. 



 


Commento scritto da spoletino truffato il 06 Giugno 2011 alle 18:01
Approvo in pieno anche io ,tra le righe,penso di essere stato nello stesso locale ,3 taglieri 2 bottiglie di vino, 135,roba da pazzi non accettabile da nussun punto di vista ,un vecchio detto ….LO ZUCCHERO NON E’ PE’ i SOMARI………i noi spoletini…..lo siamo.chiaramente non tutti…ma un’altissima percentuale.



 


Commento scritto da zannoni gianfranco il 06 Giugno 2011 alle 19:52
sufficente scrivere, in che via questo locale..



 


Commento scritto da rita il 06 Giugno 2011 alle 20:03
io, domenica a san benedetto del tronto, senza nessun evento in corso perci senza tanta gente,sono andata a mangiare in un locale anche carino direi .Un antipastone della casa,per due (ma noi ci abbiamo mangiato in tre)c’era circa un etto e mezzo di prosciutto di parma, sei fette di capocollo,quattro di bresaola,non so quanto calcolare di salame ma abbastanza, olive nere e verdi e sottolio in quantit notevole ,due pizze margherita tre coche grandi e il servizio al tavolo e di fronte al mare per solo 43 euro per me molti commercianti di spoleto come sefossero tutti i giorni con la serranda chiusa

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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