La scelta virtuosa di Firenze
A differenza di quanto avviene in Liguria, il capoluogo toscano sceglie di aumentare la propria offerta di alimenti biologici all’interno delle mense scolastiche. Lo scorso anno l’85% dei prodotti utilizzati nelle mense delle scuore fiorentine era biologico, da quest’anno si punta al 90%. Inoltre si privilegerà, dove e’ possibile, la ‘filiera corta’.
Le novità però non finiscono qui, spazio anche ai piatti etnici nei menù ed all’utilizzo di prodotti provenienti dal commercio equo e solidale e basta acqua minerale in bottiglia..
”Dall’alimentazione dipende la salute dei bambini e degli adulti del futuro,” spiega l’assessore all’istruzione Daniela Lastri . “Per questo il Comune di Firenze tiene molto al servizio delle mense – continua – dove ha investito nelle strutture e promosso l’utilizzo di prodotti biologici, per i quali puntiamo al 90% mentre nel 1999 eravamo sotto il 20%, e non vengono impiegati prodotti da organismi geneticamente modificati”.
Tra gli altri progetti il Comune promuove anche la frutta fresca al posto della merendina confezionata e così ogni giorno, all’ora di ricreazione, verranno distribuiti cinquemila frutti.
La Regione Toscana ha attivato da tempo bandi per sostenere l’utilizzo di prodotti biologici e per l’installazione di distributori automatici che permettano di acquistare latte crudo e frutta bio al posto delle merendine. Incentivi regionali sono anche previsti per le scuole che si riforniscono utilizzando contratti di filiera corta.
( Fonte Greenplanet )
