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Cupramontana, la Strada del Gusto racconta il territorio col Verdicchio

CUPRAMONTANA – Il vino racconta. Un luogo e le persone che lo abitano. Per non perdere il senso che una comunità racchiude in un prodotto, nasce l’associazione Strada del Gusto. Protagonisti sono il Verdicchio dei Castelli di Jesi e i produttori di una specifica zona, Cupramontana.

 

La certezza della filiera

«L’unico vincolo per far parte dell’associazione è avere tutta la filiera del vino a Cupramontana – spiega il presidente Corrado Dottori dell’azienda La Distesa – Occorre quindi avere l’azienda vitivinicola con i relativi terreni, la produzione e l’imbottigliamento in loco». L’associazione è nata in primavera, ma la presentazione ufficiale è stata giovedì all’Enocupra, spazio all’interno del Mig-Musei in Grotta di Cupramontana situato tra le grotte dell’ex Convento di Santa Caterina. «Per ora siamo dieci produttori e insieme gestiamo l’enoteca. Abbiamo sentito l’esigenza di costituire l’associazione per identificarci come gruppo all’interno di un progetto molto più ampio nato dall’amministrazione comunale». È proprio dal progetto comunale, chiamato “La Strada del Gusto di Cupramontana”, che è stato preso spunto per il nome dell’associazione.

 

Verdicchio e non solo

La Strada del Gusto di Cupramontana, ha l’ambizione, dal 2012, di essere un percorso mirato a raccontare la zona attraverso il suo prodotto principe, il Verdicchio, la sua cucina, la sua storia contadina. Il mood che si nasconde dietro ha puntato, sin dal primo giorno, ad una migliore valorizzazione territoriale. È, a differenza dell’associazione dei viticoltori, un progetto di marketing territoriale e di filiera corta che si propone di valorizzare e promuovere le produzioni enogatronomiche locali con particolare riferimento alle loro potenzialità per lo sviluppo turistico del territorio. Nello specifico si tratta di un percorso, fisico e virtuale, che si articola attraverso tutta Cupramontana. Per degustare virtualmente eccellenze e farsi un’idea di panorami e proposte, è attivo il portale gustocupramontana.it. Se invece si decidesse di vedere con i propri occhi e assaporare in prima persona per meglio imprimere i ricordi, il percorso da poter fare ha una sua specifica segnaletica stradale.

 

La cultura della protezione

Prima dell’associazione e in parallelo con il progetto La Strada del Gusto, è stata istituita anche la Denominazione comunale “Cupramontana” con lo scopo di tutelare e valorizzare le attività agro-alimentari tradizionali locali. Si è così data una cornice alla propria necessità della tutela geografica grazie a ciò che ideò Luigi Veronelli. Fu proprio Veronelli l’ideatore delle De. Co., marchi di garanzia nati con la legge 142/1990 con il fine di consentire ai comuni di disciplinare in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali. «Aver istituito una nostra De. Co. è per tutti un bollino qualità, che garantisce che il prodotto è, nel nostro caso specifico, interamente made in Cupramontana», sottolinea il sindaco Luigi Cerioni. I prodotti con lo specifico disciplinare cuprense sono, ad oggi: vino di visciole, miele, pecorino, ragù alla papera, coniglio in porchetta.

 

 

 

Dieci produttori per un’unica filiera

Le dieci aziende vitivinicole dell’Associazione Strada del Gusto sono: Brega & Loewenstein, Ca’ Liptra, Cherubini, Colonnara, di Giulia, Frati Bianchi Sparapani, La Marca di San Michele, La Distesa, Quaresima e Vallerosa Bonci. L’associazione, che ha in programma un ventaglio di iniziative, è inserita nella filosofia cuprense che mira al fare rete. «La filiera del Verdicchio ha ampi margini di prospettive e quindi di lavoro – afferma il sindaco – Correlata al vino è la gestione del territorio dal punto di vista turistico ed enogastronomico. Tutte le attività che a Cupramontana vengono realizzate, come ad esempio il Premio Etichetta d’Oro, Il Grande Verdicchio e la Sagra dell’Uva in corso questi giorni, sono agglomerate in un progetto di promozione su cui l’amministrazione sta investendo con l’obiettivo di coniugare il territorio con le sue eccellenze».

 

 

( Fonte Corriereadriatico )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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