Nel 2020 flessione del 40% a causa dei dazi introdotti dall’amministrazione Trump
Roma, 12 febbraio 2021 –I Liquori e i Cordiali italiani continuano a essere ostaggio di una disputa legata alla querelle aerospaziale tra USA ed Europa e stanno pagando gravissime conseguenze del dazio del 25% introdotto dall’amministrazione Trump nell’ottobre 2019 e confermato ieri dall’organo statunitense USTR (United States Trade Representative).
“Le perdite del nostro settore, già messo a durissima prova dalla situazione pandemica, sono ingenti e rischiano di indebolire in via definitiva le aziende italiane in un mercato prioritario – dichiara Micaela Pallini Presidente del Gruppo Spiriti di Federvini – Secondo i dati delle Dogane USA, l’export dei nostri prodotti ha subito nel 2020 una discesa a picco registrando una flessione del 40%, pari a circa 65 milioni di euro”.
“I problemi degli scambi commerciali, inclusi dazi e Brexit, devono essere posti al centro dell’agenda politica del nuovo Governo. Centinaia di imprese e decine di migliaia di occupati di questo importante comparto dell’agroalimentare italiano rischiano di pagare un prezzo altissimo per i passati immobilismi che stano amplificando i già enormi danni subiti a causa della pandemia”.
Federvini è l’organizzazione italiana di riferimento dei principali produttori e importatori di vini, liquori, acquaviti e aceti, nata nel 1917 e aderente a Federalimentare e Confindustria. Scopi della Federazione sono la rappresentanza degli interessi del settore nelle sedi nazionali e internazionali e la promozione dei valori che il settore esprime nella qualità della produzione, nella sostenibilità, nei rapporti con i territori, nella cultura della socialità e della convivialità, nell’educazione al consumo consapevole.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok