Ripropongo questo articolo, dove viene riportato il parere del Dott. Gianni Testino, con il quale ho avuto in passato anche vivaci scambi di opinione, leggi qui , in quanto a mio avviso vale sempre ” Beviamo meno e beviamo meglio ” , buona lettura.
GENOVA – Tra i tanti effetti negativi del Coronavirus c’è anche quello legato all’abuso di alcol, in epoca di quarantena infatti, le ricadute di chi faticosamente stava lottando con la propria dipendenza, sono in aumento. Alla base della riacutizzazione il senso di solitudine e di impotenza, quel profondo malessere di chi lotta con e per se stesso e che in questo periodo è messo a dura prova.
“Molti nostri pazienti che hanno malattie legate al fegato ma che sono anche alcol-dipendenti li dobbiamo seguire telefonicamente, quelli più gravi devono presentarsi con le cautele del caso che sono abbastanza complicate”, spiega Gianni Testino, primario Dipendenze ed Epatologia Asl3 Policlinico San Martino. 15% di ricadute alcoliche, è questo il dato fornito da Testino: “Per noi questo significa mesi e mesi di lavoro buttato al vento”.