Home News CONSORZIO GAVI : UNA STORIA INFINITA

CONSORZIO GAVI : UNA STORIA INFINITA

Riceviamo e pubblichiamo (errori di ortografia compresi): Nel ringraziarLa per l’attenzione che in questi due mesi il Suo giornale ha dato alla anomala situazione venutasi a creare per la docg Gavi, sono lieto di comunicarLe che ieri sera sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 31 marzo 2006 che annulla il precedente decreto e di fatto cancella il Consorzio tutale della docg Gavi riconosciuto appena due mesi. Sono certo che vorrà dare a questa notizia lo spazio che merita, in quanto nei mesi scorsi sono state fatte dichiarazioni che oggi vengono smentite ed è bene che tutti conoscano la realtà dei fatti, quelli che il Consorzio Tutela del Gavi, costituitosi nel 1993, presieduto da Gianni Martini, ha sempre evidenziato?.


CARTOLINA a
GIANNI MARTINI


La realtà dei fatti caro Martini è che la sua presidenza, riconfermata pochi giorni fa, deve registrare, nel suo bilancio, una spaccatura del Consorzio. In primo luogo, anziché usare toni trionfalistici per una guerra di quartiere, dovrebbe prendere atto di questo. A quanto pare solo Carlin Petrini si è dimesso volontariamente da una carica, mentre lei ci tiene e molto a quella sedia, nonostante ci sia una fronda altissima di produttori. E questo continua a rimanere un danno per limmagine del Gavi. Io, al posto suo, mi sarei dimesso e avrei favorito la creazione di un Consorzio unico attorno ad una figura storica del mondo del Gavi. Lei ha invece scelto la prova di forza e anche questa notizia ne è una conferma. Ora, al di là della sua simpatia per il Sottosegratario allAgricoltura Teresio Delfino, che guarda caso ha la delega del vino, mi chiedo: come è possibile che due mesi prima si dia lok ad un secondo Consorzio e subito dopo (sotto elezioni fra laltro, che belleffetto speciale), si smentisca la decisione precedente? Mi permetta di pensare che ci sia qualcosa di strano in tutto questo e non perché la materia sia il vino che obnubila le menti.
 ( Fonte Club Papillon )