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Chablis ovvero la massima espressione dell’uva Chardonnay

Rinomata per le sue quattro denominazioni ed i tanti vigneti Premier Cru, la regione vinicola dello Chablis situata nel dipartimento dell’Yonne in Borgogna, si distingue per il suo suolo, il suo clima ed il gusto eccezionale dei suoi inconfondibili vini Chardonnay.

 

Già nel III secolo, al tempo dell’imperatore romano Probo, la popolazione di Chablis iniziò a piantare la vite, ma fu poi nel medioevo, grazie alla presenza dei monaci cistercensi a Pontigny, che iniziò a prendere forma il territorio vinicolo di Chablis. L’epidemia di filossera tra il 1885 ed il 1890 rallentò lo sviluppo della viticoltura da queste parti e a questo si sommarono le conseguenze delle due guerre mondiali, che decimarono la popolazione. L’affermazione di Chablis come regione vitivinicola di punta è dunque abbastanza recente, e risale agli anni ’70 del secolo scorso. Oggi da queste parti si trovano 5.500 ettari di vigne tutte impiantate ad uva Chardonnay. Data la posizione molto a nord, i vignaioli da queste parti utilizzano certi stratagemmi e tecniche per proteggere le loro uve, come l’uso di stufe e fuochi notturni. Il vitigno Chardonnay si adatta alla perfezione al terreno della zona e produce vini cristallini, puri ed eleganti. Lo Chardonnay offre molta finezza, motivo per cui questo vitigno è ampiamente utilizzato anche nello Champagne.

Ma quali sono gli elementi che rendono unici i vini Chablis? Innanzitutto il terroir il cui sottosuolo kimmeridgiano, risalente a 150 milioni di anni fa quando il mare si ritirò, è costituito da marne grigie e calcari, ed è ricco di fossili di piccole conchiglie dette exogyravirgula. Anche il clima ha una forte influenza e possiamo vederlo perché ogni annata che arriva in bottiglia è diversa ed unica. Il terzo elemento cruciale è il know-how del viticoltore che ci mette la sua firma, dando vita a vini con stili diversi. Oltre al know-how trasmesso di generazione in generazione, c’è anche la nozione di terroir che si esprime in quattro denominazioni a seconda della qualità dell’uva e del vino: Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru e Chablis GrandCru, che comprende sette climat, tra cui LesClos, Blanchots, Bougros, Vaudésir e Valmur.

Lo Chablis mostra note aspre di agrumi e mela verde e un’inconfondibile mineralità gessosa. Caratteristici sono anche gli aromi di pera e la salinità, il fatto di essere un vino secco e con un elevato livello di acidità. È per queste ragioni che il vino Chablis si abbina al meglio con piatti dal sapore brillante e pulito come ostriche, formaggio di capra, zuppa di cavolfiore, trota affumicata, filetto di maiale, cernia e sushi.

A causa di eventi metereologici estremi, l’ultima annata vinicola è stata disastrosa per diverse regioni della Francia, tra cui la Borgogna, che ha perso il 55% del suo raccolto a causa di una serie di giornate di forte maltempo, tra aprile e luglio. Secondo François Labet, vicepresidente del Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne (BIVB), questa riduzione della quantità non influirà sulla qualità e il 2021 dovrebbe essere “un’annata tipicamente borgognona, con gradi alcolici e freschezza ragionevoli”.

Secondo i principi della domanda e dell’offerta però, i prezzi dei vini di Borgogna continueranno a salire. Un motivo in più per scegliere di acquistare subito un vino Chablis, approfittando delle offerte dell’enoteca online Svino.it. I prezzi di un vino Chablis 1er Cru possono oscillare tra i 34 ed i 50 euro a bottiglia, mentre i vini GrandCru partono dai 60 euro per arrivare anche a 80 euro, come nel caso del GrandCru Le Clos prodotto dal Domaine De L’Enclos.

 

( Fonte Europa nel Mondo )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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