Cavaliere Nero Rosé Riserva 2009 Trentodoc – Revì

Austerità e un filo di mistero sono le prime sensazioni che mi pervadono al primo sguardo all’etichetta di questo nuovo Trentodoc, dove troneggia fiero uno scudo nero ed un nome suggestivo che lascia il segno.

 

Un «Cavaliere Nero» si è da poco affacciato tra le fila degli spumanti metodo classico Trentino: cosa si celerà dietro un nome tanto evocativo?

La famiglia Revì, dopo essersi fatta conoscere e apprezzare per la qualità e la varietà dei suoi Trentodoc, non smette di mettersi in gioco, regalandoci un nuovo spumante Riserva in versione rosé.

Presentato quest’anno al Vinitaly 2016, il Cavaliere Nero Rosé debutta subito come riserva dopo anni di affinamento con la prima annata 2009, regalandoci un vino che meritava decisamente di essere aspettato.

 

Colore rosa antico con una bollicina fine e persistente, già dal colore capisci che ti trovi al cospetto di un rosé con i muscoli, con il Pinot Nero che, grazie ad una attenta macerazione a contatto con le bucce ed un affinamento sui lieviti di 70 mesi, dona al vino complessità e struttura.

Naso complesso, intenso e fine, molto elegante con le note di fragoline di bosco, di ribes ed una leggera tostatura ben amalgamata, in bocca è secco, di corpo, elegante ed equilibrato, con una mineralità presente che stimola una piacevolezza di beva, chiudendo con una lunga persistenza.

Azzeccata la scelta di essere extra brut che alleggerisce il palato già pienamente appagato dalla complessità di gusto.

Uno spumante che dà grande soddisfazione l’esser bevuto da solo per apprezzarne le complessità e le finezze, tanto quanto abbinato a piatti di buona struttura, sia di pesce che primi piatti saporiti.

Ed ecco finalmente svelato il mistero del Cavaliere: un vino fiero, un rosé maschio, di grande fascino ed eleganza, come i veri cavalieri sanno essere.

 

 

( Fonte Ladigetto )

 

 

Annotazioni a margine

Revi’, una azienda che ho conosciuto alcuni anni fa, durante una degustazione ” alla cieca ” di spumanti Trentodoc, ed è emersa tra le piu’ convincenti e migliori in quella occasione, al link :

https://www.winetaste.it/trento-doc-una-bollicina-sincera-e-perbene-le-degustazioni/

RG