Ci sono tutte le prospettive per guardare con ottimismo al risultato della vendemmia 2006.
Eâ quanto emerge dalle informazioni raccolte durante gli ultimi sopralluoghi nei vigneti in previsione
della prossima vendemmia nelle terre del Bardolino e del Custoza, due dei vini più rappresentativi
che nascono nelle terre bagnate dal Lago di Garda.
Lâassenza di malattie e il buon andamento della maturazione delle uve inducono i tecnici dei
due consorzi a essere piuttosto ottimisti e a prevedere â se non ci saranno, come ci si augura,
bruschi e inattesi cambi di scenario â che il millesimo 2006 inizierà la propria vita con tutti i
presupposti per offrire ottime borriglie a consumatori e appassionati.
In cantina la materia prima arriverà nelle migliori condizioni, grazie a una primavera che ha
favorito una buona fioritura. A ciò si aggiunge che lâestate vede la giusta alternanza fra il caldo
delle ore diurne e il fresco delle notti, contributo fondamentale al mantenimento dellâequilibrio
delle componenti acide e zuccherine dellâuva.
La zona del Bardolino e del Custoza, inoltre, è âprotettaâ? da un sistema di irrigazione âdi soccorsoâ?
che ha permesso ai viticoltori di mantenere i vigneti in ottime condizioni, con una vegetazione
che non mostra alcun segno di sofferenza.
Per le uve più precoci (tocai, cortese, riesling….), destinate alla produzione del Bianco di
Custoza, si prevede che le operazioni di vendemmia possano prendere il via dopo il 20 di agosto,
dunque in linea rispetto al 2005. Per il Bardolino Novello le uve saranno raccolte a partire
da metà settembre, mentre per quelle destinate alla produzione del Bardolino Superiore
Docg si attenderà la fine di settembre.
La produzione si prevede possa attestarsi attorno ai 230mila ettolitri per il Bardolino, e ai
100mila per il Bianco di Custoza.
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