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Arriva tirone, l’antiossidante che protegge il DNA al 100%

Al giorno d’oggi si sente sempre più spesso parlare dei radicali liberi e dei loro effetti deleteri sull’organismo.

 

 

Si tratta fondamentalmente di molecole instabili che tendono a sottrarre elettroni alle altre particelle a loro vicine, creando dunque a loro volta nuove molecole instabili secondo un effetto domino che porta, infine, allo stress ossidativo. Lo stress ossidativo, che si verifica quando i meccanismi di difesa dell’organismo non sono sufficienti a contrastare i danni dei radicali liberi, è ritenuto a sua volta una delle cause che porta a serie patologie tra cui ipertensione, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer e cancro, causando seri danni al DNA.

 

I fattori che possono causare un eccesso di radicali liberi nel nostro organismo sono svariati: dall’inquinamento all’abuso di alcol e droghe, da uno sforzo psico-fisico esagerato all’esposizione ai raggi ultravioletti. Per questo motivo è ritenuto così importante coadiuvare le normali funzioni del corpo con un’alimentazione che comprenda cibi dalle caratteristiche antiossidanti: dal resveratrolo contenuto negli acini d’uva rossa ai mirtilli, dagli spinaci alla barbabietola, dal pompelmo rosa alla fragola, sono tutti nutrimenti con effetti antagonisti rispetto allo stress ossidativo. Importante anche l’integrazione: dal sopra citato resveratrolo al goji, dall’acai al tè verde, passando per la curcumina e gli omega 3 ed omega 6, acidi grassi essenziali che hanno visto ultimamente aumentare la loro fama.

 

Questi sono solo alcuni degli alimenti considerati antiossidanti conosciuti a tutt’oggi: in particolare il resveratrolo, finora, era considerato un po’ il principe di tali sostanze. Vari studi, infatti, avevano esaltato le caratteristiche di questo composto ricavato dall’uva, che tra le altre cose veniva ritenuto un elemento essenziale per tutte le terapie anti-invecchiamento, possedendo una potente attività antiaging a livello cutaneo.

 

Ma sembra che gli scienziati dell’Università di Newcastle abbiano scoperto un antiossidante addirittura cinque volte più efficace: si chiama tirone, e secondo questa ricerca avrebbe una capacità di protezione da stress ossidativo e da danni al DNA mitocondriale del 100%, contro il 22% del resveratrolo. Dunque, il tirone sarebbe particolarmente indicato nella protezione cutanea da forte esposizione solare, cosa che avviene ovviamente soprattutto sulle spiagge assolate d’estate.

 

Prima di gridare al miracolo, però, gli stessi ricercatori si sono affrettati ad aggiungere che, nonostante i primi risultati siano incredibilmente promettenti ed eccitanti a livello di possibili implicazioni, va però ancora studiato il livello di tossicità che il tirone possiede sull’organismo: anche perchè si tratta di un componente chimico che in natura non esiste. Dunque, forse è ancora presto per mettere in soffitta il resveratrolo nei trattamenti anti-età e nei danni da ossidazione dei tessuti: anche perchè il piacere d’un bicchiere di vino rosso ogni tanto, al momento, non ha ancora trovato eguali.

 

FONTE – CONFLITTO DI INTERESSI:

Università di Newcastle