Pordenone, andrà in bar ed enoteche a vigilare sulla qualità del prodotto. Multe in vista
PORDENONE. Scende in campo il ranger del Prosecco. Il Consorzio di Tutela del Prosecco Doc ha dato mandato a un «agente vigilatore con qualifica di agente di pubblica sicurezza» per scovare irregolarità ed eventuali abusi nella commercializzazione del Prosecco in bar, enoteche, ristoranti e supermercati.
Andrea Battistella, 28 anni, è il superpoliziotto del vino ed è già operativo. Multe record per i trasgressori: da 2 mila a 20 mila euro. Sotto la lente d’ingrandimento soprattutto le contraffazioni e le modalità di somministrazione del vino.
Costerà caro servire il Prosecco in caraffa anziché in bottiglia provvista di regolare etichetta, o (qui si rischia il penale) servire al suo posto un prodotto contraffatto, magari un Neosecco made in Germania. Battistella, che avrà licenza di… prelievo di campioni del vino conservato nel locale, è il primo agente vigilatore con qualifica di pubblica sicurezza nel comparto vitivinicolo del Veneto.
Segnalerà gli abusi riscontrati all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari, oppure, nel caso di reati penali, direttamente in Procura.
Ventotto anni ancora da compiere, laurea, master e lavoro a tempo indeterminato, la passione per i vigneti. E ora, anche il tesserino da «agente vigilatore» del Prosecco. Andrea Battistella, classe 1985 di Godega di Sant’Urbano, in realtà controllore lo è sempre stato.
Ma come si scopre un illecito? «Un esempio riguarda la dicitura “secco” riportata sull’etichetta della bottiglia. A norma di legge, i caratteri devono misurare tre millimetri per due. Quando troviamo un “secco” inciso a caratteri cubitali, beh, abbiamo capito che si tratta di un’imitazione».
E come si diventa “controllori” del Consorzio del Prosecco Doc? «Ho studiato alla Scuola Enologica Cerletti di Conegliano. Prima i sei anni di Enologia alle superiori, poi l’Università di Padova, Scienze Viticole ed Enologiche, sempre rimanendo nelle strutture di Conegliano. Sei mesi dopo la laurea, nel 2008, ho conseguito un master in Tecnica e Comunicazione dei vini spumanti».
Un settore, forse l’unico, in cui il lavoro non manca, anzi: «Ho iniziato subito a lavorare in una cantina privata. Poi qualche collaborazione con il Consorzio, sotto la regia dell’Università». Tre anni e mezzo fa, l’assunzione in qualità di tecnico ed enologo. A tempo indeterminato.
Oggi lavora nella sede di Treviso, ma abita ancora a Godega, dove si prende cura del vigneto dei suoi genitori. «Il mio compito sarà quello di segnalare eventuali irregolarità all’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agro-alimentari. Nel caso di reati particolarmente gravi, come la contraffazione, si va direttamente sul penale». Per tutti gli altri, Andrea distribuirà multe salatissime, da 2 mila a 20 mila euro».
( Fonte messaggeroveneto.gelocal.it )
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