Brindisi – Con Apulia Wine Identity, per la prima volta, il meglio dell’enologia pugliese mette insieme le forze per ospitare, nel proprio territorio, una manifestazione autoprodotta di altissimo livello e aperta al mondo. In scena dal 22 al 27 novembre 2011, con epicentro nella storica cittadina di Trani, nella cornice dell’Hotel San Paolo al Convento, la kermesse prende slancio dalla volontà di raccontare al gotha della stampa specializzata internazionale la storia e il presente di un’enologia che, oggi, si sta facendo conoscere nel mondo con prodotti capaci di intercettare a pieno l’evoluzione del gusto di un consumatore sempre più preparato ed esigente.
Promotore dell’evento Puglia Best Wine, il consorzio che con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Agricole della RegionePuglia ha messo insieme le 21 aziende vitivinicole partecipanti e coinvolto, come partner tecnici, la Guida del Gambero Rosso e, per la presentazione del Rapporto Economia del Vino in Puglia, l’Unicredit.
Di grande interesse il rilievo internazionale voluto per questa prima edizione della manifestazione che, tra anteprime dell’annata 2010 ed etichette storiche, mette sui banchi di degustazione oltre 250 vini del “tacco d’Italia”.
Sono infatti 20 le diverse nazionalità di provenienza dei giurati selezionati, tra cui spiccano le delegazioni dei paesi emergenti dell’area cosiddetta BRIC, come Brasile, Russia, India, Cina, ma anche Corea, Thailandia, oltre a rappresentanti dei mercati di sbocco tradizionali, come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svizzera.
La Giuria di esperti – in grandissima parte giornalisti specializzati ma anche Master of Wine ed opinion leader internazionali – sarà chiamata a degustare en primeur (annata 2010, non ancora in commercio) una sorta di anteprima del meglio delle produzioni di Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia, a compiere 5 eno-tours di territorio con visite alle aziende e a decretare, in conclusione, il rating raggiunto dai vini nelle diverse sessioni di degustazione.
Ospiti che – speriamo tutti – saranno oggi visitatori e giudici, ma domani, certamente, ambasciatori entusiasti di un territorio particolarmente vocato alla viticoltura di qualità e, sempre più, identificato come una “nuova frontiera dell’enologia italiana”, caratterizzato da un potenziale di crescita, in valore e per export, più che rilevante.
“Vogliamo esaltare il legame identitario che lega i nostri vini ai diversi territori di produzione – spiega Lugi Rubino, presidente del Consorzio Puglia Best Wine – e ampliare e promuovere la conoscenza dei nostri vini coinvolgendo autorevolissimi rappresentati della comunicazione internazionale”.
Le giornate di degustazioni ufficiali di Trani, infatti, saranno precedute (dal 22 fino al 24 novembre) da 5 differenti eno-tours – per altrettante aree storiche della viticoltura d’eccellenza della Puglia – in cui gli ospiti divisi per gruppo ne visiteranno le aziende e ne scopriranno i patrimoni culturali e gastronomici: “Le terre del Nero di Troia”, a nord della provincia di Bari, con le aziende Torrevento, Conte Spagnoletti Zeuli, Rasciatano e Rivera, “I vini di Puglia, tra mare e collina”, tra Bari e Brindisi, con le cantine Tenute Rubino, Tenute Girolamo, Giuliani, Polvanera, ” I vini dell’entroterra salentino”, a sud della provincia brindisina, con le aziende Candido, Cantine Due Palme, PaoloLeo, Agricole Vallone, “Le terre del Barocco: vino e cultura”, nella provincia di Lecce, con Schola Sermenti, Conti Zecca, Cupertinum – Cantina sociale cooperativa di Copertino, Tenuta Materdomini, Castello Monaci e infine “Le antiche terre di Messapica: civiltà di vite e di vino“, tra Manduria e Taranto, con Feudi San Marzano, Mille Una, Gianfranco Fino e il Consorzio Produttori Vini di Manduria.
Nella giornata di chiusura di domenica 27 (a partire dalle 12,00 presso il Tetro Comunale della città di Barletta) verrà proclamato il rating sulla vendemmia 2010 di Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia. A seguire, un Talk show con tutti i produttori che risponderanno alle domande di Marco Sabellico della Guida del Gambero Rosso e dei giornalisti italiani e internazionali presenti all’evento.
Un focus particolare sarà dedicato alla stampa economica: in una regione come la Puglia l’enologiariveste non solo un dato di bellezza e tradizione ma anche un dato economico non indifferente. L’obiettivo, sottolineare il valore economico del sistema produttivo del vino di qualità, il potenziale di crescita sui mercati e contribuire così a sviluppare una più ampia comunicazione di relazione con il territorio, valorizzandone gli aspetti culturali, naturalistici e gastronomici.
Un caleidoscopio di aziende, territori e vitigni che sabato 26 (a partire dalle ore 18,00 sempre presso l’Hotel San Paolo al Convento di Trani) avranno modo di svelarsi anche ad una platea più ampia, con le degustazioni aperte al pubblico e agli operatori della ristorazione pugliese: potranno essere degustate oltre 160 etichette selezionate per Apulia Wine Identity e verrà presentato il libro “Eat Parade” di Bruno Gambacorta, noto giornalista del TG2 e storico curatore dell’omonima trasmissione.
Apulia Wine Identity, quando il vino racconta il carattere di un territorio
Una marcia in più per essere competitivi all’estero
Un vino non si apprezza solo nel calice. Spesso racconta storie di uomini e terre, in altri casi la sua presenza ha avuto un ruolo rilevante nel tessuto sociale ed economico. In Puglia come in pochi altri luoghi nel mondo, territori, aziende e comunità hanno costruito le loro economie sulla coltivazione della vite e sulla civiltà del vino, diventando promotori di sviluppo e di tutela del paesaggio.
Oggi, sono sempre più i vini pugliesi a rappresentare nel mondo l’enologia della fascia solare del Mediterraneo, con produzioni che esprimono un’identità territoriale ben riconoscibile e sempre più apprezzata da wine-lovers e critica. La Puglia del vino di qualità, infatti, rintracciando il proprio punto di forza proprio nell’appeal di questa marcata identità territoriale, si è sempre caratterizzata per la forte propensione all’export, segnando traguardi significativi anche in mercati appena aperti e dove la domanda del vino è in movimento, ma ancora non formata a sufficienza.
E’ proprio per rafforzare questa visione che Il Consorzio Puglia Best Wine ha lanciato l’idea di organizzare un gran consulto sulle potenzialità qualitative di questi vini, definirne e promuoverne il profilo organolettico e sensoriale, far conoscerne sempre più i territori di produzione.
“La Puglia del vino – spiega Luigi Rubino, presidente del Consorzio Puglia Best Wine – con questa manifestazione si apre al mondo, nel segno della qualità e del rigore produttivo. Siamo ormai tutti consapevoli delle importanti prospettive di crescita, in immagine e fatturati, dei nostri vini di qualità. Si è partiti dal basso, dal tessuto vivo delle aziende e dalle nostre comunità che sono parte importante della nostra identità. Tutti insieme – conclude Rubino – possiamo valorizzare il nostro talento produttivo e incontrare, con questo prodotto nobile, il gusto e i mercati di tutto il mondo”.
L’obiettivo è semplice e diretto: esaltare le peculiarità varietali e di territorio che contraddistinguono la storia enologica della Puglia e conseguire una maggiore riconoscibilità dei vini da parte del consumatore internazionale. Il come è sotto gli occhi di tutti: promuovere l’identità varietale dei vitigni principi della viticultura di tradizione della regione, offrendo ad una platea autorevole di critici e giornalisti internazionali la possibilità di degustare – in anteprima – le campionature di Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro per scoprirne le grandi potenzialità evolutive.
Promettenti prospettive di affermazione internazionale dei vini del “tacco d’Italia” e dell’immagine del brand Puglia confermate anche da Dario Stefàno, Assessore alle Politiche Agricole della RegionePuglia, che dichiara: “Da parecchi anni, ormai, i produttori di vino pugliesi eccellono e primeggiano in tutte le rassegne specializzate, nazionali ed internazionali. Oggi i nostri tre vitigni più rappresentativi – Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia – sono gli autentici ambasciatori di una Puglia che finalmente può ambire a confrontarsi, senza timori reverenziali, con la migliore produzione enologica mondiale”.
Questo prezioso patrimonio enologico, strettamente legato con la cultura e la storia del proprio territorio, rappresenta il futuro di tanti uomini e donne che ogni giorno si impegnato in un lavoro di assoluta dedizione, ma anche di una Puglia produttiva che proprio nella valorizzazione delle sue radici più autentiche fissa un dato economico rilevante.
Apulia Wine Identity – La Giuria internazionale
Giornalisti, Master of Wine e Scrittori del vino chiamati a valutare en primeur la vendemmia 2010 di Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia
La Puglia del vino di qualità si apre al mondo, consapevole di rappresentare, oggi, una nuova opportunità per l’intera enologia italiana. Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia sono una risorsa importante del patrimonio ampelografico della fascia mediterranea: godono di una specifica identità distintiva che, se ben alimentata, può generare visibilità ed immagine per l’intero tessuto produttivo della regione.
Per la prima volta in Puglia, in un’unica occasione, viene chiamato il gotha della stampa e della critica enologica internazionale a giudicare, en primeur, la vendemmia 2010di questi vitigni e a giudicare il potenziale enologico dei campioni proposti dalle 21 aziende partecipanti per il debutto di Apulia Wine Identity. Un evento che, il Consorzio Puglia Best Wine, candida a buon diritto a diventare uno tra gli appuntamenti di riferimento nel calendario internazionale dedicato all’enologia d’eccellenza.
In Puglia sbarcheranno 52 delegati, tra giornalisti, master wine e scrittori del vino, provenienti da 21 paesi in rappresentanza di tre continenti: Europa, Asia e America. A loro il compito di delineare, attraverso le sessioni plenarie di degustazione che si svolgeranno a Trani – presso il prestigioso Hotel San Paolo al Convento – le capacità evolutive delle tre cultivar autoctone a bacca rossa protagoniste dell’enologia Made in Puglia.
Da giovedì 24 a sabato 26 novembre la platea dei giurati assaggerà alla cieca, l’annata 2010 non ancora in commercio dei vini in purezza composti da queste varietà per individuarne il loro potenziale evolutivo. Saranno presentati alla giuria 47 diversi campioni di Nero di Troia, Negroamaro e Primitivo, ognuno espressione di un territorio, di una comunità e di uno stile produttivo diverso, eppure coerente nel definire appieno l’identità inconfondibile di questi vini solari e mediterranei. Il 27 novembre, al Teatro Curci di Barletta, il clou della manifestazione con la proclamazione del rating finale di valutazione espresso dalla Giuria internazionale sulla vendemmia 2010, alla presenza dell’Assessore Regionale alle Politiche Agricole Dario Stefano e al prezidente del Consorzio Puglia Best Wine Luigi Rubino.
A guidare le diverse degustazioni en primeur sarà il Gambero Rosso partner tecnico di Puglia Best Wine per questa prima edizione di Apulia Wine Identity, ha chiamato la prestigiosa Guida italiana per significare l’autorevolezza di questa operazione, affidata ad una giuria composita ma di altissimo livello internazionale. Alla presidenza di Apulia Wine Identity si alterneranno Marco Sabellico, Paolo Zaccaria e Nino Aiello.
I componenti della giuria
Per l’esordio di Apulia Wine Identity il Consorzio Puglia Best Wine ha pensato in grande, chiamando a raccolta un parterre di assoluto prestigio. Le scelte del consorzio sono state fatte tenendo in considerazione l’export del vino pugliese con l’obiettivo di consolidare il brand Puglia nei mercati storici e sviluppare ulteriormente la sua percezione negli scenari emergenti. Tra i nomi della giuria, a risaltare è soprattutto l’autorevolezza dei professionisti specializzati che giungeranno in Puglia e che costituiscono, nei fatti, una nuova ed importante opportunità di visibilità e di immagine per tutto il sistema vitivinicolo della regione. Grandi personalità che, oggi, saranno visitatori e giudici, ma domani, certamente, ambasciatori entusiasti di un territorio vocato alla viticoltura di qualità e che ha le carte in regola per intercettare il profilo di un consumatore internazionale sempre più preparato ed esigente.
Tra la delegazioni, la più folta è quella costituita dai rappresentati dei mercati storici di riferimento dell’export del vino italiano (Usa, Canada, Svizzera, Germania, Regno Unito e Austria) con diciannove giurati. Tra questi a spiccare è la presenza soprattutto dei delegati d’oltremanica con Jane Parkinson, la migliore giornalista emergente ai Louis Roedrrer Awards, e tre master of wine Tim Atkin (decano del settore con oltre 25 anni di esperienza), Peter McCombie (consulente di importanti alberghi nonché firma di prestigio di alcune riviste di settore tra cui Decanter) e Sally Easton. Di analoga importanza, dagli Stati Uniti, arriverà l’italo americana Carla Capalbo, tra le firme più accreditate di Decanter come conoscitrice del vino italiano, e dalla Germania André Dominé, vincitore nel 2001 del prestigioso premio “Prix du Champagne Lanson” e autore di “Wein” l’atlante di tutti i contesti vitivinicoli del mondo.
Esaminando le rappresentative si scorge la grande considerazione che il Consorzio Puglia Best Wine ha avuto verso quei paesi in cui si prevede una forte crescita dell’importazione di vini italiani di qualità. Tra questi, sicuramente, quelli con il più alto profilo strategico per gli affari di domani, sono i paesi dell’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), che in Puglia saranno rappresentati da nove componenti, tra cui degni di nota sono la presenza dell’Indiano Subhash Arora (autentica istituzione dei giornalisti enologici a Nuova Deli) del russo Vasily Raskov (firma di Simple Wine News, principale rivista enogastronomica russa) dei cinesi Ronny Lau (collaboratore di molte riviste di settore di Hong Kong) Choy Lok Kin scrittore e giornalista affermato dell’ Hong Kong Economist Journal e Anny Chen (Wine Magazine China); il Brasile invece, sarà rappresentato, tra gli altri, da George Lucki (giornalista di Valor Economico) e da Eduardo Viotti, giornalista e degustatore professionista.
Nove i giurati provenienti dal Nord Europa (Svezia, Danimarca, Lituania e Polonia), dove, negli ultimi tempi, il vino pugliese ha aumentato i suoi estimatori. Chiudono, con un rappresentante ciascuno, Giappone e Corea del Sud, dove si registrano buoni segnali di ripresa dell’export del vino italiano, soprattutto in Corea dove il vino di qualità sta riscontrando un favore sempre più crescente. Spazio in giuria anche per l’Italia che sarà rappresentata, tra gli altri, da Andrea Gabbrielli, Emanuele Pellucci e da Roberto Gatti.
In 20 anni le esportazioni di vino Made in Italy sono aumentate del 188%, raggiungendo…
Il mondo del vino deve dare maggiore riconoscimento ai vini classici che incarnano la grandezza…
Azienda Binza e Su Re Loc. Tuvaoes e Più, Usini (SS) 07049 binzaesure@gmail.com Web :…
Il vino dell’anno italiano secondo James Suckling, è l'amarone Bertani della Valpolicella Classica 2015, nell'elenco…
Il percorso di riscoperta di uno storico vitigno abbandonato, il Timorasso, sa dare vita a…
393 è il numero totale delle stelle nell'edizione 2025 e il 3 sembra abbia portato…