Ovviamente quando scriviamo o parliamo di Chianti, la nostra mente corre a quei magnifici vini che corrispondono a questa denominazione, ma “ Il Chianti “ in quanto tale è soprattutto un comprensorio, una enorme zona toscana dove il paesaggio, la natura, i luoghi dell’arte, i percorsi enoturistici e le strutture ricettive creano un tutt’uno armonico per la quiete del nostro corpo e l’arricchimento culturale insieme.
LA STORIA DEL CHIANTI
( liberamente tratto dal sito del Consorzio )
Il Consorzio Vino Chianti si è costituito nel 1927 ad opera di un gruppo di viticoltori delle Province di Firenze, Siena, Arezzo e Pistoia, allargando successivamente la sua operatività a tutta la zona di produzione, riconosciuta dal Disciplinare del 1967, poi recepita nella Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
Oltre 2.500 produttori che interessano più di 10.500 ettari di vigneto per 550.000 ettolitri di Chianti, sono tutelati dal Consorzio che, per la sua rappresentatività e per la sua tradizione operativa, ha ottenuto l’incarico di vigilanza sul Chianti da parte del Ministero dell’Agricoltura con D.M 22 Maggio 1978, incarico poi riconfermato anche per le altre denominazioni di competenza nel 2003 e 2004, per le quali la rappresentatività dei soci è analoga.
Soci Fondatori
OLINTO GUERRI FONTANELLI
Comm. Dr. GIUSEPPE D’ANCONA
Conte LORENZO GUICCIARDINI
STEFANO ROSSELLI DEL TURCO
Marchese LUIGI VIVIANI DELLA ROBBIA
Prof. TEODORO STORI
Dr. EMANUELE dei Principi CORSINI
GUIDO dei Principi CORSINI
Cav. GUIDO FORINI LIPPI
Conte Comm. GUIDO CHIGI SARACINI degli USEPI
ALOISI Dr. DOMENICO
Avv DOMENICO BORELLA
Avv. GIOVANNI CATENI
Conte CLEMENTE BUSI
OTTAVIO SODERI
Nobile Dr. FEDERIGO DE FILIPPI CANTINI
Avv. GIOVANNI CHIOSTRI
LAMBERTO SARTESCHI
Avv. RODOLFO ALAMANNI
CORSINI LORENZO
Marchese LODOVICO ANTINORI
Marchese GIULIANO GONDI
Cav. GUIDO CIAPPI
Cav. RAMBALDI FINESCHI
Barone GIORGIO ENRICO LEVI
Cav. MICHELANGIOLO FONSECA
FRANCESCO GIANNOZZI
Marchese CARLO TORRIGIANI
Marchese ANTONINO LOTTARINGHI DELLA STUFA
Cav. Dr. PAOLO AMAN NICCOLINI
I VITIGNI
Il vitigno principe del vino Chianti è il Sangiovese, il quale concorre con minimo 75%; Canaiolo nero: fino al 10%; - Trebbiano toscano e Malvasia del Chianti singolarmente o congiuntamente: fino al 10%.
Possono inoltre concorrere alla produzione le uve a bacca rossa provenienti dai vitigni idonei alla coltivazione nelle unità amministrative della zona di produzione delle uve e presenti nei vigneti nella misura massima del 15% del totale delle viti per il vino “Chianti” e del 20% per i vini “Chianti” con riferimento alle sottozone e alla specificazione aggiuntiva “Superiore” purché non venga superato il limite del 10% per ogni singolo vitigno e non modifichino le caratteristiche specifiche del “Chianti”, anche con riferimento a sottozone e specificazioni aggiuntive.
https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5880
I consorzi di tutela per il vino Chianti sono due :
a ) Il Consorzio del Vino Chianti comprende queste menzioni aggiuntive :
Colli Aretini
Colli Fiorentini
Colli Senesi
Colline Pisane
Montalbano
Rufina
Montespertoli
che ricadono nelle provincie di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
b) Il Consorzio del Chianti Classico ( Gallo Nero ) comprende questi comuni :
Greve in Chianti (FI)
Radda in Chianti (SI)
Castellina in Chianti (SI)
Gaiole in Chianti (SI)
Tavarnelle in Val di Pesa (FI)
San Casciano in Val di Pesa (FI)
Barberino Val d’Elsa (FI)
Poggibonsi (SI)
Castelnuovo Berardenga (SI)
E’ stato con decreto ministeriale 5 agosto 1996, che è stata modificata la precedente normativa con la emanazione di due distinti disciplinari per i vini Chianti e per il vino Chianti Classico.
Ad avviso dello scrivente una inutile frammentazione della zona di produzione, quando basterebbe indicare in etichetta le menzioni aggiuntive delle varie zone di produzione, unendo in questo modo gli sforzi e le risorse per una comune attività di divulgazione, conoscenza del territorio e di marketing.
IL CONVEGNO DI APERTURA ANTEPRIMA
Il Presidente del Consorzio di Tutela dott. Giovanni Busi ha aperto i lavori, portando a conoscenza dei numerosi giornalisti interventuti italiani e per la maggior parte stranieri, i dati della denominazione, ovvero :
superficie totale coltivata a Chianti circa 800.000 ha, per una produzione totale di circa 110 milioni di bottiglie. Tutto il vino prodotto viene venduto oggi ad una media di circa 120/140 euro ad ettolitro, mentre solo 3 anni fa i prezzi erano di 70/80 euro, registrando quindi un buon incremento !
Prosegue Busi :
“ Il Chianti non è un vino da battaglia, ora inizia il processo di trasformazione in un vino importante. Il Consorzio è attivamente alla ricerca di nuovi clienti in ogni angolo del pianeta e nei prossimi due anni questa azione verrà potenziata e mirata.
E’ necessario ammodernare gli impianti dei vigneti, ma per fare questo i viticoltori hanno bisogno dell’accesso al credito, perchè solo con uve migliori si potranno ottenere in futuro vini migliori.
Ma il vino Chianti va a favore anche degli astemi, nel senso che i magnifici paesaggi toscani sono godibili e visitabili da parte di tutti, bambini compresi !
Il Governo nazionale dovrà innalzare le quote di contributi a favore delle imprese vitivinicole per i nuovi impianti, purtroppo spiace constatare che, ad oggi, solo la regione Toscana e la regione Piemonte abbiano avanzato tali richieste al governo centrale ! “
Si è aperto poi un dibattito con la presenza di due giornalisti esperti nel settore :
Marco Sabellico direttore gamberorosso
Ernesto Gentili curatore della Guida dell’Espresso
i quali hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti, sarebbe piaciuto anche avere delle relazioni sulle diverse specificità dei vini in base alle zone di provenienza, ovvero un approfondimento sulle peculiarità organlettiche ecc. !
Si è parlato della opportunità di ritornare, per una piccola percentuale, agli antichi fiaschi impagliati che hanno fatto conoscere il Chianti in tutto il mondo, ricordando che questo tipo di contenitore incide sul prezzo finale di produzione per circa 1,5/2 euro !
Si è posto anche in questa sede l’accento sulla necessità di chiarire la differenza tra la denominazione Chianti e la Chianti Classico, anche fornendo dei numeri :
il Chianti produce circa 800.000 hl ;
il Chianti Classico 200/250.000 hl.
Il Consorzio ha commissionato una indagine sulla conoscenza del vino Chianti,tra il pubblico ed è emerso che :
piu’ si alza l’età del soggetto e piu’ è conosciuto questo vino;
piu’ si abbassa l’età del soggetto e meno è conosciuto questo vino ;
per cui bisognerà fare conoscere la tipologia tra i giovani, con operazioni divulgative mirate e capillari sul territorio e nel mondo !
LE DEGUSTAZIONI IN ANTEPRIMA
Annata 2012
Risulta sempre difficile, anche per i palati piu’ esperti, potere cogliere ed immaginare lo sviluppo futuro di questi vini appena nati, sarebbe come prevedere in un bimbo di 3 anni, quale sarà in futuro la sua altezza, il suo sviluppo e le sue attitudini migliori !
Comunque riportiamo le impressioni che alcuni questi vini ci hanno dato, precisando che non tutti i vini a disposizione sono stati assaggiati :
CHIANTI ANNATA 2012
a ) Fattoria di Poggiopiano ( Fiesole )
Bel rosso rubino chiaro ; al naso note di lampone e ciliegia; bocca leggermente astringente, succosa, buona trama e buona Pai. Molto buono
b ) Fattoria di Polvereto ( Montespertoli )
Rubino scuro, frutto maturo ed intenso anche in bocca, leggermente astringente, buon frutto. Buono
c ) Fattoria di Sammontana ( Montelupo Fiorentino )
Rubino chiaro; naso particolare ed intenso ; tannini in gioventu’, astringenti. Buono
d ) Fattoria Il Paganello ( Tavarnelle Val di Pesa )
Rubino scuro; naso intenso, particolare, tannini allappanti. Buono
e ) Fattoria Lavacchio ( Pontassieve )
Rubino scuro; naso evoluto, bocca succosa, tannini in integrazione, buona Pai. Buono
Sono poi passato ai banchi di alcuni produttori, queste le impressioni :
f ) Agrinico srl- Tenuta di Morzano ( Montespertoli )
Chianti Superiore Docg Emilio 2009- Sangiovese 100%
Naso complesso, cuoio, tabacco ; migliore in bocca. Molto buono
Riserva Docg Morzano 2009- Sangiovese 100%
naso intenso e complesso; elegante e bella sopulesse, lungo nel finale. Molto buono/ottimo
g ) Azienda Agricola Betti- Cantina del Farnio ( Quarrata-Pt )
Chianti Montalbano Riserva Docg 2008
Rosso granato; naso evoluto, buon frutto succoso, lungo. Ottimo
h ) Azienda agricola Casale di Giglioli- Biologica e biodinamica ( Certaldo )
Chianti Docg 2010 Manifesta un buon frutto ed è ben vinificato. Molto buono
Riserva Docg 2004
naso abbastanza integro; bocca impeccabile, caldo e lungo. Molto buono
Riserva 1999
Qualche sbavatura al naso, ma bocca ancora pimpante ed integra. Una bella sorpresa
i ) Azienda Agricola Corbucci ( Gambassi Terme- Fi )
Chainti Nove Code docg 2010
90% Sangiovese 10 % Canaiolo
Buona beva, bella acidità, caldo e lungo. Buono
l ) Azienda Agricola Malenchini ( Bagno a Ripoli )
Chianti Colli Fiorentini 2011 Docg
Buon naso intenso; bella acidità, lungo. Molto buono ed ottimo rapporto Q/P
m ) Azienda Agricola Vallacchi ( Barberino Val d’ Elsa )
Chianti Docg Gelso 2011
95% sangiovese 5% cabernet Sauvignon. Buon naso, bocca intensa, lunga. Molto buono
Chianti Docg gelso Riserva 2010
Bocca intensa, lungo, qualità alta. Molto buono/ottimo
n ) Badia di Morrona
Chianti Docg I Sodi del Paretaio 2011
Da uve 85% sangiovese 10% cabernet Sauvignon 5% merlot
Rubino scuro, buon naso, bocca succosa, tannini amalgamati. Molto buono ed ottimo rapporto Q/P
o ) Fattoria Poggio Capponi
Chianti Docg Riserva 2009
da uve 85% Sangiovese 10% Shirah 5% colorino
Naso intenso, prorompente, bocca armonica, bella liquirizia, morbido. Molto buono/ottimo
Chianti Montespertoli Docg Petriccio 2010
90% sangiovese 10% Colorino
Buon naso, bocca piena, intenso, lungo, buona beva. Ottimo
p ) La Querce ( Impruneta )
Chianti Docg Colli fiorentini La Torretta 2010
90% Sangiovese 5% canaiolo 5% merlot
Naso intenso, bocca succosa, tannini bene integrati, caldo e godibile. Molto Buono/ Eccellente !
Segnalo anche le aziende Lanciola, Castello del Trebbio, Castello di Poppiano, Castelvecchio, Pietro Beconcini !
Un aspetto non trascurabile è il fatto che la stragrande maggioranza di questi vini unisce ad una buona/ottima qualità un altrettanto ottimo rapporto con il prezzo di vendita ! In questi tempi di crisi non è un aspetto trascurabile, potere bere dei buonissimi vini a dei prezzi abbordabili per tutte le tasche !
Il Chianti, un vino, un territorio conosciuto in tutto il mondo, un “ brand “ italiano da esportare in ogni angolo del pianeta, perchè oltre al vino racchiude millenni di storia, arte, cultura ed enogastronomia ai piu’ alti livelli !
( Statua del Nettuno in P.zza della Signoria a Firenze )
( P.zza della Signoria a Firenze )
( Statua dedicata a Benvenuto Cellini sul Pontevecchio )
( L’Arno, visto dal Pontevecchio, attraversa Firenze )
Una video intervista al Presidente Giovanni Busi
( Fonte Youtube/ Intravino )
Roberto Gatti
18 febbraio 2013