«Se in giro per l’Italia nascono associazioni tra aziende viticole che si propongono di tutelare una o più etichette di vino prodotte, evidentemente qualche problema ci deve pur essere».
Non le manda a dire Marilisa Allegrini, titolare dell’omonima griffe dell’Amarone e presidente dell’Associazione delle Famiglie dell’Amarone d’Arte. Un mini-consorzio di 12 aziende produttrici di Amarone (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, e Tedeschi , Tommasi, Tenuta Sant’Antonio, Venturini e Zenato) che nei giorni scorsi è finita in rotta di collisione con il Consorzio di tutela della Valpolicella (che tra le denominazioni tutelate annovera anche la Docg dell’Amarone) e che ha intrapreso ben due distinte azioni legali (una in Italia e una seconda a livello comunitario) contro l’Associazione delle Famiglie dell’Amarone d’Arte colpevoli di riferirsi nella propria dicitura (nonché nell’ologramma “A” riportato sulle bottiglie) all’Amarone, ovvero una denominazione tutelata. Il che è appunto vietato dai disciplinari di produzione e dalle regole sui vini Doc. Uno scontro tra l’altro accompagnato anche dalla decisione di altre otto cantine (oltre ai brand Allegrini, Masi, Musella e Tedeschi che già ne erano fuoriusciti) di abbandonare il Consorzio di tutela della Valpolicella.
Nell’attuale sistema
«I Consorzi di tutela – spiega la Allegrini (nei giorni scorsi sotto i riflettori anche per il possibile rafforzamento della propria cantina, con nuove acquisizioni, nell’area di Montalcino) – si chiedano come mai in Italia siano nate e continuino a nascere associazioni tra imprese per la difesa delle denominazioni. Evidentemente non sono più tanti coloro che sono contenti di come vengano tutelate le denominazioni italiane dagli organismi che dovrebbero avere il proprio core business
Nessun ritiro dell’ologramma “A”
Tra le voci circolate in questi giorni appena si è appresa la notizia delle cause legali intentate dal Consorzio contro l’Associazione c’è quella del ritiro da parte delle Famiglie dell’ologramma con la “A” di Amarone dalle proprie bottiglie. Ovvero un ritiro del marchio
( Fonte IlSole24Ore )
Il vino dell’anno italiano secondo James Suckling, è l'amarone Bertani della Valpolicella Classica 2015, nell'elenco…
Il percorso di riscoperta di uno storico vitigno abbandonato, il Timorasso, sa dare vita a…
393 è il numero totale delle stelle nell'edizione 2025 e il 3 sembra abbia portato…
Gravi conseguenze per chi lo consuma. Un’operazione clamorosa ha portato alla luce una rete…
L'undicesima edizione del Champagne & Sparkling Wine Championship 2024, la manifestazione che si è svolta…
AZIENDA MORIS FARMS Massa Marittima, Grosseto, Italia 58024. Tel. +39 0566 919135 Fax +39 0566…