Contrariamente a quanto è stato detto, il ristorante è aperto e gode di un ottima salute. E di un’ottima cucina, quella di sempre
Siamo andati al ristorante Ai Vicoli di Trento perché avevamo letto da qualche parte che il ristorante stava chiudendo e volevamo realizzare un ultimo servizio per la nostra rubrica «Alla ricerca del gusto».
E la sorpresa è stata grande. Non solo il ristorante è aperto, ma gode di ottima salute e non ha proprio nessuna intenzione di chiudere.
Insomma, ci siamo seduti a tavola per provare la cucina in tutta serenità, sapendo che non avrebbe chiuso uno dei ristoranti storici della città, a due passi dal Duomo.
Lo si raggiunge da tre vicoli (da cui il nome), uno proveniente da Via Verdi, l’altro da Via Cavour e il terzo da piazza Santa Maria Maggiore. L’indirizzo esatto è Piazza S. Teresa Verzeri. Lo si contatta ai numeri 0461 260673 e 348 2522882, oppure con un’email a info@aivicoli.it.
Il ristorante ha una veranda molto comoda, ma il ristorante è climatizzato e decisamente confortevole anche quando fuori fa un gran caldo. D’altronde la costruzione risalente al 1300 è strutturata come si usava quando non c’erano le comodità di oggi
È gestita dalla famiglia Cuel e in cucina sta la mamma, proprio come si usa nelle migliori famiglie.
Il menù offre sostanzialmente due versioni, una di terra e una di acqua: la carne e il pesce. Più una terza, dato che Ai Vicoli sono benvenuti anche i vegetariani e i vegani.
Noi, vista la stagione, abbiamo optato per il mare, il pesce.
Come sempre abbiamo lasciato che fosse la casa a decidere cosa farci assaggiare, ed ecco cosa abbiamo gustato per i nostri lettori.
L’antipasto di mare era composto da una tartare di tonno alle erbette aromatiche, pomodorini, olive taggiasche e crostini, accompagnata da un gamberone padellato e delle mazzancolle appena scottate, con avocado ed emulsione di lamponi.
Si è trattato di un tris vero e proprio, abbinato magistralmente e arricchito dalla presenza rinfrescante dell’avocado, difficile da dimenticare.
Il vino che ci è stato consigliato per accompagnare il pesce è stato uno chardonnay dell’azienda agricola Maso Villa Piccola di Faedo. Lo chardonnay è diventato il principale vitigno coltivato in Trentino e quello di Villa Piccola si è dimostrato equilibrato, di un bel colore bianco paglierino, con profumo fine e tipico sapore caratteristico di mela golden, piacevole al gusto ed elegantemente persistente di giusta acidità e corpo.
Dopo l’antipasto ci è stato seervito un «raviolo aperto», che consiste in una vera e propria sorpresa, tipica del ristorante Ai Vicoli. Per raviolo «aperto», si intende un unico raviolo costituito da una foglia di pasta grande come il piatto, contenente un ripieno di pesce che rappresenta il vero segreto della casa.
In quanto «segreto», non ci è stato detto come viene realizzato, ma certamente gli ingredienti erano i pesci più nobili offerti dal mare, dall’orata al branzino, dalla cernia alla rana pescatrice, dalla gallinella al salmone.
Anche il primo piatto dunque è stato una piacevole sorpresa, esclusivamente prodotta ai Vicoli.
C’è da dire che dopo un antipasto e un primo così si avrebbe potuto concludere il pasto. E difatti alla fine daremo un suggerimento specifico.
Come secondo è stata scelta una portata semplice, la tagliata di tonno siciliano al sesamo e salsa soia con riso misto da contorno.
Chi conosce la tagliata di tonno sa che si tratta di un piatto tipicamente estivo, fresco e invitante, dal sapore delicato e particolare. Consiste in un trancio di tonno che viene prima marinato e poi passato nei semi di sesamo e infine scottato in padella, lasciando la parte centrale rosata o semicruda a seconda dei gusti personali.
Il contorno di riso è fondamentale, fatto da un misto di riso basmati (chicco sottile e allungato), riso rosso e riso senago.
Francamente non ce la siamo sentita di assaggiare anche il dessert, ma anzi vogliamo dare un suggerimento per chi va ai Vicoli per il pesce.
Trattandosi di piatti eccezionali e davvero saporiti, in estate la cosa migliore da fare sarebbe scegliere un antipasto e un primo, oppure saltare primo e antipasto e passare direttamente al secondo.
Un pasto tradizionale di gamberi per antipasto e spaghetti alle vongole come primo rappresenta certamente un must da provare proprio ai Vicoli, anche quando si ha fretta, come ad esempioun pranzo di lavoro.
( Fonte Ladigetto )